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I numeri in chiaro, Sebastiani: «Sui vaccini stiamo sbagliando. Pensiamo ai giovani ma mancano 7 milioni di over 70» – Il video

19 Maggio 2021 - 21:39 Valerio Berra
Il matematico spiega la frenata della discesa del numero dei decessi con la scelta di puntare di allargare la campagna vaccinale: «Il dato sui decessi purtroppo non è così positivo come dovrebbe e questo potrebbe essere imputato a una decelerazione degli vaccinazione degli over 70»

Dopo essere sceso nei giorni sotto i 100 per la prima volta dalla fine di ottobre, i numero dei decessi legati al Coronavirus ha smesso di calare. Anzi. È sempre rimasto a tre cifre. Un dato che secondo il matematico Giovanni Sebastiani indica che le strategie seguite nella campagna vaccinale non stanno funzionando, come spiega nella nostra rubrica Numeri in chiaro: «Il dato sui decessi purtroppo non è così positivo come dovrebbe. Se consideriamo la media delle ultime sei settimane, la differenza tra una settimana e quella prima però è sempre più ridotta. C’è una frenata della discesa dei decessi. Questo potrebbe essere imputato a una decelerazione degli vaccinazione degli over 70».

Tra gli open day organizzati nel Lazio per i maturandi e l’idea di portare Pfizer anche nelle scuole medie, sembra partita una corsa ad abbassare l’età dei vaccinati: «A mio avviso la strategia iniziale di concentrare le vaccinazioni sulle categorie fragili era ottima. Ora si è passati a vaccinare una fascia di popolazione che non è ad alto rischio di morte. Al momento mancano circa 7 milioni di somministrazioni per mettere in sicurezza completa, con due dosi, gli over 70. Con i miei calcoli se avessimo concentrato qui tutte le risorse in alcune settimane avremmo messo completamente in sicurezza tutta questa fascia».

GIOVANNI SEBASTIANI | L’andamento del numero dei decessi

Un altro elemento che potrebbe tornare a far crescere i contagi è quello dei nuovi criteri per classificare le regioni: «Anzitutto è notevolmente diminuito il numero di indicatori che contribuiscono all’assegnazione del colore. Ora ha un peso importante l’incidenza, ossia il numero di positivi a settimana per 100 mila abitanti. C’è un grosso problema: non è stata messa una soglia minima per il numero di tamponi. Questo non incoraggia il testing. Lo considero un grave errore».

GIOVANNI SEBASTIANI | L’incidenza dei nuovi positivi nella provincia di Sondrio

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