Di Maio, Conte, Renzi e palazzo Chigi esultano per l’Eurovision. Di Battista all’attacco: «Parlano dei Maneskin invece della strage di Capaci» – Il video

L’ex leader del Movimento 5 stelle si scaglia contro tutti: istituzioni, leader di partito, ma anche il suo amico Di Maio

Una voce fuori dal coro di esultanze per la vittoria dei Maneskin all’Eurovision Song Contest 2021. Alessandro Di Battista, che lo scorso febbraio ha lasciato i 5 stelle ma resta ancora molto seguito dalla base del Movimento, ha lanciato una dura critica alla classe politica italiana: «Che paese il nostro: il 23 maggio, anniversario della strage di Capaci, i politici preferiscono parlare dei Maneskin piuttosto che della trattativa Stato-Mafia». Lo ha detto all’agenzia Adnkronos. Oggi – 23 maggio appunto -, è il giorno in cui, nel 1992, Cosa Nostra fece esplodere una bomba da 500 kg di tritolo, in un tratto dell’autostrada A29, uccidendo il magistrato antimafia Giovanni Falcone.


Sui social, effettivamente, politici e istituzioni italiane stanno spendendo più post e commenti per il successo della band italiana che per l’anniversario della strage. L’account Twitter ufficiale di Palazzo Chigi, ad esempio, ha condiviso i suoi «complimenti» ai Maneskin, ma non ha scritto nulla riguardo alla morte di Falcone. Luigi Di Maio, amico di Di Battista con il quale ha condiviso buona parte del percorso politico, si è congratulato prima con il gruppo rock italiano e, solo dopo due ore, ha pubblicato un contenuto dedicato all’attentato terroristico di 29 anni fa. La stessa scelta – parlare di entrambi gli argomenti – è stata fatta da Giuseppe Conte.


Il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, alle 13 di domenica 23 maggio, non ha pubblicato nulla su Twitter. Sono in molti, inoltre, i candidati sindaci delle prossime amministrative che, approfittando della vittoria dell’Italia al contest musicale – il cui regolamento prevede che l’edizione dell’anno successivo si celebri nel Paese che ha vinto la gara -, stanno candidando la propria città a ospitare l’evento. Controcorrente i leader del centrodestra, Antonio Tajani, Giorgia Meloni e Matteo Salvini: tutti e tre hanno deciso di non celebrare sul social la vittoria dei Maneskin, ma di ricordare il magistrato anti-mafia.

Video agenzia Vista

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