Strage del Mottarone, i pm indagano su due incidenti ad ‘Alpyland’, il bob su rotelle gestito da Nerini

Nel 2017 e nel 2019 rimasero feriti un dipendente e un passeggero. Si ipotizza il reato di lesioni colpose

La procura di Verbania – dopo la strage del Mottarone in cui hanno perso la vita 14 persone – sta indagando anche su due incidenti verificatisi nell’impianto Alpyland, una pista di bob su rotaia la cui gestione è riconducibile all’imprenditore Luigi Nerini. Nerini è indagato per il disastro di Stresa in quanto gestore delle Ferrovie del Mottarone srl a cui appartiene, appunto, la funivia caduta.


Si ipotizza il reato di lesioni colpose

Gli incidenti in questione si sono verificati sulla pista Alpyland nel 2017 e nel 2019 provocando il ferimento di un dipendente e di un passeggero. Il reato ipotizzato, in questo caso, è quello di lesioni colpose. Una circostanza che emerge – non a caso – negli atti del procedimento sulla strage del 23 maggio scorso: i pm, infatti, hanno chiesto la custodia cautelare per Nerini (poi negata dal gip) per aver manifestato «insofferenza a uno scrupoloso rispetto delle misure di sicurezza volte a tutelare l’incolumità degli utenti di tale genere di impianti».


Lo scontro tra il difensore di Tadini e i pm

Intanto, è scontro tra il difensore di Gabriele Tadini, responsabile tecnico della funivia caduta, e i magistrati. «La Procura ci ha vietato la ricognizione. Noi andremo lo stesso e vedremo cosa potremo fare. Ma sono molto risentito» ha tuonato l’avvocato Marcello Perillo.

Foto in copertina di repertorio: INSTAGRAM/ALPYLAND

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