In Evidenza ENISiriaUSA
ATTUALITÀAstraZeneca (Vaxzevria)CoronavirusGoverno DraghiSanitàVaccini

«Acconsento e autorizzo la somministrazione»: ecco il modulo da firmare per fare il richiamo con il vaccino AstraZeneca – Il documento

Nel testo, si dichiara di essere stati correttamente informati su benefici e rischi della vaccinazione e di avere riferito al medico eventuali patologie e terapie in corso

Nella circolare del ministero della Salute sulla libertà di scelta per la seconda dose del vaccino AstraZeneca è presente il modulo di consenso per la seconda dose del vaccino Vaxzevria in soggetti sotto i 60 anni di età che hanno ricevuto la prima dose. La libertà di scelta sulla seconda dose è stata annunciata ieri da Mario Draghi durante la conferenza stampa dopo le defezioni sul richiamo che stavano rallentando la campagna vaccinale contro Covid-19.

Il modulo di consenso per la seconda dose del vaccino Vaxzevria agli under 60

Chi vuole ricevere la seconda dose di AstraZeneca deve quindi firmare il modulo. Questo è il testo:

Ho letto, mi è stata illustrata in una lingua nota ed ho del tutto compreso la Nota Informativa redatta dalla Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) del vaccino: Vaxzevria (AstraZeneca);

Ho riferito al Medico le patologie, attuali e/o pregresse, e le terapie in corso di esecuzione;

Ho riferito di essere stato sottoposto alla somministrazione della prima dose di vaccino Vaxzevria (AstraZeneca);

Ho compreso che sulla base delle indicazioni del Ministero della Salute dell’11 giugno 2021 e della determina AIFA prot. N. 699 del 14 giugno 2021, che inserisce la vaccinazione COVID-19 eterologa negli elenchi di cui alla legge 648/96, il vaccino anti COVID 19 raccomandato per gli utenti di età inferiore ai 60 anni compiuti è Comirnaty (Pfizer- BioNTech) o Moderna (a mRNA virale), anche per chi ha già ricevuto la prima dose di ASTRAZENECA (Vaxzevria);

Ho avuto la possibilità di porre domande in merito al vaccino e al mio stato di salute ottenendo risposte esaurienti e da me comprese.

Sono stato correttamente informato con parole a me chiare. Ho compreso i benefici ed i rischi della vaccinazione, le modalità e le alternative terapeutiche, nonché le conseguenze di un eventuale rifiuto o di una rinuncia al completamento della vaccinazione con la seconda dose, se prevista.

Sono consapevole che qualora si verificasse qualsiasi effetto collaterale sarà mia responsabilità informare immediatamente il mio Medico curante e seguirne le indicazioni.

Accetto di rimanere nella sala d’aspetto per almeno 15 minuti dalla somministrazione del vaccino per assicurarsi che non si verifichino reazioni avverse immediate

Di seguito, poi, il campo per la firma: «Acconsento ed autorizzo la somministrazione della seconda dose» oppure «Rifiuto la somministrazione della seconda dose».

Il parere del Cts

Alla circolare è allegato il parere del Cts sulla seconda dose con AstraZeneca: «Qualora un soggetto di età compresa tra i 18 e 59 anni, dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino Vaxzevria, pur a fronte di documentata e accurata informazione fornita dal medico vaccinatore o dagli operatori del Centro vaccinale sui rischi di Vitt, rifiuti senza possibilità di convincimento il crossing a vaccino a mRNA – spiega il documento del ministero della Salute – il Cts ritiene che, nell’ambito delle indicazioni che provengono dalle autorità sanitarie del Paese e dopo acquisizione di adeguato consenso informato, debba essere garantita l’autonomia nelle scelte che riguardano la salute dell’individuo». E poi: «Come ulteriore considerazione, si sottolinea che, in questa circostanza, vi è da considerare anche il beneficio derivante dall’annullamento del rischio connesso alla parziale protezione conferita dalla somministrazione di una singola dose di Vaxzevria».

Per quanto riguarda, invece, i casi di trombosi «sono meno frequentemente osservati dopo la somministrazione della seconda dose (secondo stime provenienti dal Regno Unito sono pari a 1,3 casi per milione, valore che corrisponde a meno di 1/10 dei già rari fenomeni osservati dopo la prima dose)». Secondo poi quanto riferito dal direttore generale di Aifa, si legge ancora nella circolare, «a oggi, in Italia, non sono stati registrati casi di Vitt dopo la seconda somministrazione di Vaxzevria». Inoltre, viene evidenziato che fare una sola dose di Astrazeneca significa esporsi al pericolo della variante Delta.

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti