Draghi su Vaticano-Ddl Zan: «L’Italia è uno Stato laico, non confessionale, e le leggi rispettano sempre Costituzione e trattati» – Il video

Il passaggio di Draghi al Senato sulla legge contro l’omotransfobia, dopo l’avversità della Chiesa: «Le Camere sono libere di discutere. La laicità non è indifferenza dello Stato, ma tutela del pluralismo e delle diversità culturali»

Dopo il dibattito politico e la crisi diplomatica tra Italia e Vaticano sulla nota ufficiale contro il Ddl Zan, inviata dalla Segreteria di Stato all’Ambasciata italiana, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha dichiarato in Aula al Senato che la Repubblica italiana è «uno Stato laico». «Il Parlamento è libero di discutere», ha detto il premier durante la seduta a Palazzo Madama. «Le Camere sono libere di discutere – ha ribadito – l’ordinamento italiano contiene tutte le garanzie per rispettare gli impegni internazionali, tra cui il Concordato». Secondo Draghi, l’iter legislativo è caratterizzato da «controlli preventivi nelle commissioni parlamentari, seguiti da quelli della Corte costituzionale». Durante il suo intervento, il primo ministro ha evocato la sentenza 203 emessa dalla Corte Costituzionale nel 1989, in cui «la laicità», spiega Draghi, «non è indifferenza dello Stato, ma tutela del pluralismo e delle diversità culturali. Per completezza», sottolinea il premier nell’ambito della posizione europea in materia di legislazione a favore dei diritti civili, «l’Italia ha sottoscritto con 16 Paesi un documento in cui si esprime “preoccupazione sulle leggi in Ungheria che discriminano su base sessuale“. Queste sono le dichiarazioni che mi sento di fare senza entrare nel merito delle discussioni parlamentari. Questo è il momento del Parlamento e non del governo», ha concluso il capo dell’esecutivo.


Video: Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev


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