Variante Delta ormai prevalente nel Regno Unito: riguarda il 95% dei nuovi casi

Gli effetti della pandemia hanno avuto ricadute anche sul sistema demografico: il Paese conta un numero di morti totali superiore nell’anno a quello delle nascite per la prima volta dal 1976

La variante Delta scoperta per la prima volta in India è ormai entrata di prepotenza nella curva dei contagi da Covid, nel Regno Unito. I casi legati alla mutazione del virus SARS-CoV2 rappresentano il 95% dei casi totali. La notizia è stata diffusa dal Public Health England (Phe), struttura del servizio sanitario nazionale, pubblicando inoltre un calcolo aggiornato secondo cui – fra contagi certi e probabili – la diffusione di questa variante sarebbe cresciuta del 46% la settimana scorsa sull’isola con 35.000 nuovi casi stimati. In rapporto, crescono molto – meno, grazie all’effetto attribuito ai vaccini – sia i morti sia i nuovi ricoveri in ospedale: sono 514 nell’ultima settimana in Inghilterra, 304 dei quali riguardanti persone non vaccinate e per il resto in maggioranza persone vaccinate con una sola dose. Stando a dati diffusi ieri dell’Ons, equivalente britannico dell’Istat, nell’intero 2020 l’impatto demografico della pandemia si è rivelato pesante nel Regno (come in altri Paesi): con un numero di morti totali superiore nell’anno a quello delle nascite per la prima volta dal 1976. Due giorni fa le autorità britanniche avevano diramato un bollettino il cui bilancio segnava 16.135 contagi da Covid. La cifra è la più alta dallo scorso 2 febbraio, quando nel Paese era in corso una crisi sanitaria.


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