La commissione d’inchiesta sulla pandemia non indagherà sul governo e sull’Oms: «Schiaffo alle vittime»

Nel testo istitutivo una limitazione temporale al 30 gennaio 2020 e l’esclusione dell’operato dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’avvocato della causa civile contro governo e Regione Lombardia: accusa tre parlamentari

La commissione d’inchiesta della Camera sulla pandemia di Coronavirussi occuperà solo di quanto accaduto prima del 30 gennaio 2020, il giorno prima della dichiarazione d’emergenza nazionale. E riguarderà solo quello che è accaduto in Cina senza prendere in considerazione il ruolo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Nel testo istitutivo la Commissione avrebbe dovuto indagare «sulle cause dello scoppio di Sars-CoV2 e sulla congruità delle misure adottate dagli Stati e dall’Organizzazione mondiale della Sanità per evitare la propagazione nel mondo». Successivamente è stato aggiunto il limite temporale, che esclude così l’operato del governo Conte Bis. E la limitazione sull’Oms. L’avvocato Consuelo Locati, che guida il pool dei legali dei parenti delle vittime impegnati nella causa civile contro il Governo e la Regione Lombardia, lo definisce ai microfoni dell’agenzia di stampa Agi «uno schiaffo morale e indecente ai familiari». Nel testo coi correttivi approvati all’unanimità, tranne che da Fratelli d’Italia, è scritto che la Commissione si limiterebbe ad analizzare la «congruità delle misure adottate dagli Stati in cui il virus si è manifestato inizialmente, con riferimento al periodo antecedente alla dichiarazione di emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale da parte dell’Oms avvenuta il 30 gennaio 2020 per evitare la propagazione nel mondo».


Locati accusa i deputati bergamaschi Alberto Ribolla ed Elena Carnevali e l’onorevole bresciano Paolo Formentini, che hanno presentato gli emendamenti di modifica al testo. I due hanno spiegato al Corriere della Sera che questa commissione deve lavorare sulle cause della pandemia e che per definire le eventuali responsabilità delle istituzioni è più corretto utilizzare lo strumento della commissione d’indagine. Secondo Locati si tratta di una «posizione che volta le spalle al bisogno di verità delle stesse comunità che li hanno eletti e che più di tutti hanno sofferto durante la pandemia. Ancora una volta è stato fatto tutto nella massima discrezione possibile con un vero e proprio blitz di emendamenti all’ultimo minuto per stravolgere il testo e gli scopi della Commissione».


La polemica tra FdI e Lega

Ma la commissione d’inchiesta sulla pandemia è diventata anche oggetto di uno scontro politico tra i due alleati di centrodestra: Fratelli d’Italia e la Lega. «Così è semplicemente una farsa», ha detto Galeazzo Bignami, deputato di FdI. «Un vero e proprio insabbiamento realizzato per impedire che si faccia luce su fatti centrali avvenuti negli ultimi 18 mesi: perché il piano pandemico non fu mai aggiornato, perché non è stato attivato, perché il capo di Gabinetto di Speranza incontrò Guerra per parlare del ritiro del report di Zambon, perché Guerra parla di D’Alema nelle sue e-mail, perché Speranza fin dall’inizio si preoccupa delle reazioni della Cina e molti altri fatti che senza una commissione di inchiesta vera rimarranno senza risposta. È inaccettabile e Fratelli d’Italia farà tutto il possibile in Aula per impedire questa farsa». «Alla Lega interessa la verità sulle origini della pandemia. Abbiamo proposto per primi l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta affinché indaghi in questa direzione. Lasciamo ad altri ogni inutile polemica e strumentalizzazione politica del caso», hanno replicato i deputati della Lega Paolo Formentini ed Eugenio Zoffili, vicepresidente e capogruppo in commissione Affari esteri della Camera.

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