Crisanti: «Sconcertante: per la seconda estate perdiamo tempo e aumentano i casi. Non sarà il Green pass a fermare la variante Delta»

Il microbiologo ha poi spiegato che quanto sta succedendo in Inghilterra verrà replicato in Italia

«Lo scorso anno abbiamo sprecato 6 mesi e rischiamo di sprecarne altri 6 quest’anno». Come sempre, è duro il commento di Andrea Crisanti sulla gestione della nuova impennata di contagi da Coronavirus dovuta alla diffusione della variante Delta. Per il direttore del laboratorio di microbiologia e virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova la situazione «è sconcertante», ha detto nel corso di un’intervista ad Agorà Estate su Rai3. «Dobbiamo assistere per la seconda volta all’aumento dei casi durante l’estate, vuol dire che non abbiamo imparato nulla». Scettico sul fatto che il Green pass possa trasformarsi nello strumento “barriera” del virus: «Facilita a mio avviso la vita delle persone e le attività ricreative, ma chiamarlo strumento che blocca la trasmissione direi di no. Ci vogliono ben altre cose per farlo: un tracciamento degno di questo nome, sviluppare una app che funzioni, potenziare la capacità di fare tamponi. E poi bisogna capire – ha concluso Crisanti – che la diminuzione della trasmissione è fondamentale per impedire che ci troviamo a ottobre-novembre con la stessa situazione dello scorso anno».


Crisanti: «Dopo l’Inghilterra, una quarta ondata anche in Italia»

Crisanti ha poi spiegato, rispondendo alla domanda se siamo alla vigilia o già dentro la quarta ondata pandemica, che quanto sta succedendo in Inghilterra verrà replicato in Italia. «Quello che è successo in Inghilterra è un’anticipazione di quello che succederà in Italia. Considerando anche che il tasso di protezione tramite vaccino che abbiamo da noi è inferiore a quello inglese. Quello che succederà in Italia sta scritto nel grafico dell’Inghilterra, che è passata nel giro di 40 giorni da 1.000 casi giornalieri a 50.000. Da 2-3 morti al giorno a 50 morti al giorno, da 500 ricoverati a 2.500». E ha poi aggiunto: «È vero che il tasso di casi gravi è molto diminuito, perché in Inghilterra senza vaccino avremmo tranquillamente 700-800 morti al giorno, ma se non fanno qualcosa avranno 100 morti al giorno, ovvero 40.000 morti all’anno. Non c’è malattia in questo momento che causi questi numeri». Quindi a chi paragona il Covid attuale all’influenza risponde: «è una fandonia gigantesca, che mostra che abbiamo un tasso di analfabetizzazione a livello di sanità pubblico incredibile: l’influenza fa 7.000 morti all’anno».


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