Covid, nel Regno Unito 1,7 milioni di lavoratori in quarantena: trasporti in tilt e pub chiusi

Supermercati senza forniture e personale dei locali dimezzato. Tra le vittime illustri, il ristorante dell’hotel Ritz a Londra, che non aveva chiuso neanche durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale

«Ping». Una notifica, sul cellulare, è scatta l’isolamento. Gran parte della popolazione nel Regno Unito ha scaricato e utilizza l’app di tracciamento per contenere i contagi da Coronavirus. A differenza dell’italiana Immuni, l’app britannica sta assolvendo il compito di informare i cittadini se sono entrati a stretto contatto con una persona positiva. Il risultato è che circa 1,7 milioni di lavoratori, nella penultima settimana di luglio, dopo aver ricevuto la notifica sul telefonino risultano essere in quarantena. L’effetto secondario è una penuria incredibile di dipendenti per le più disparate attività: supermercati con gli scaffali mezzi vuoti, pub e ristoranti chiusi per assenza di dipendenti, cancellazioni di treni e metropolitana a singhiozzo, distributori di benzina senza gasolio.


Downing Street tira dritto

Alcuni politici e gruppi di interesse stanno chiedendo al governo di esentare dalla quarantena i cittadini che hanno completato la vaccinazione. Ma da Downing Street fanno sapere che l’attuale sistema resterà in vigore almeno fino al 16 agosto, con alcune eccezioni per il settore energetico e delle telecomunicazioni. La vittima più illustre di questa situazione è il ristorante dell’hotel Ritz, nel cuore di Londra: rimasto aperto persino durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, ha dovuto abbassare la saracinesca per assenza di personale.


Delivery a intermittenza

In questo caos, anche l’approvvigionamento di prodotti freschi – verdura, carne, pesce, pane – è diventato complesso. I cittadini del Regno Unito, in alcune zone, hanno difficoltà a reperire carta igienica e acqua minerale. Persino i servizi di food delivery stanno funzionando a intermittenza. Per quanto riguarda i trasporti, cancellati diversi treni e sospese – lo scorso venerdì – alcune linee della metropolitana londinese. I distributori di carburante, lungo le autostrade, sono al secco e la Royal Mail ha ammesso pubblicamente di non riuscire a rispettare le scadenze delle consegne di pacchi e lettere.

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