Paralimpiadi, Italia a quota 58 medaglie: eguagliato il primato di Seul

A pochi giorni dalla conclusione dei Giochi paralimpici di Tokyo, la delegazione azzurra si prepara a rientrare con un risultato da record

L’argento di Martina Caironi nel salto in lungo categoria T63, l’Italia tocca quota 58 medaglie alle Paralimpiadi di Tokyo. Il risultato della 31enne bolognese permette alla spedizione azzurra di eguagliare il record ottenuto ai Giochi di Seul del 1988, considerato il primato da battere visto che l’edizione del 1960 di Roma è ritenuta una “edizione zero”.


Festeggia ancora il nuoto azzurro

Antonio Fantin ha ottenuto l’argento nei 400 stile libero di nuoto categoria S6 (menomazioni fisiche) alle Paralimpiadi di Tokyo. Simone Barlaam è, invece, medaglia d’argento nei 100 metri farfalla S9. Si aggiudica, invece, il bronzo nei 50 metri stile libero di nuoto categoria S4 (menomazioni fisiche) Luigi Beggiato. Per il 23enne veneto è la terza medaglia a questi Giochi. Argento, invece, per Arjola Trimi. La 34enne di Milano ha inoltre realizzato il record mondiale per la sua categoria (S3), vincendo la sua quarta medaglia a questi Giochi.


Petrilli argento nel tiro con l’arco

Bene il tiro con l’arco ricurvo femminile classe open categoria W2: argento per l’azzurra Vincenza Petrilli. La 31enne di Taurianova ha perso per 5-6 la finale contro l’iraniana Zahra Nemati. Per l’Italia è la 57esima medaglia a questi Giochi.

L’oro nel Team Relay di handbike

L’Italia, tra l’altro, ha vinto l’oro nel Team Relay di handbike ai Giochi Paralimpici di Tokyo, piazzandosi davanti a Francia e Stati Uniti. Al Fuji International Speedway l’hanno spuntata gli azzurri Luca Mazzone, 50enne di Terlizzi (Bari), Paolo Cecchetto, 54nne di Legnano (Milano) e Diego Colombari, 39enne di Cuneo.

La medaglia di bronzo per Tapia nel lancio del disco

Tapia ha vinto la medaglia di bronzo nel lancio del disco maschile F11: nella finale, disputata all’Olympic Stadium, l’azzurro, alla seconda medaglia giapponese dopo l’altro bronzo nel getto del peso, ha lanciato a 39.52 metri, chiudendo dietro al brasiliano Alessandro Rodrigo da Silva, medaglia d’oro e record paralimpico con 43.16, e all’iraniano Mahdi Olad, argento con 40.60. Nato a L’Avana (Cuba) il 27 febbraio 1976, è alla sua seconda Paralimpiade dopo Rio 2016, in cui vinse l’argento sempre nel lancio del disco.

L’azzurro fa parte del Gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre e ha debuttato in Nazionale nel 2015. Il suo soprannome è “Guerriero” perché nella sua vita ha sempre praticato sport, passando dalla boxe al baseball fino al rugby prima dell’incidente sul lavoro che gli ha cambiato la vita. Un grosso tronco l’ha colpito in volto e lo ha reso cieco. L’atleta a cui si ispira è la madre, lanciatrice di giavellotto, mentre come portafortuna ha le immagini delle sue tre figlie. Nel 2017 ha partecipato al programma tv “Ballando con le Stelle” in coppia con Veera Kinnunen. È ambasciatore dello Sport Paralimpico.

Foto in copertina: FACEBOOK/VINCENZA PETRILLI

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