Covid, trenta medici No vax sospesi a Bologna: quattro sono neolaureati con 110 e lode

Sono 95 i sanitari che hanno ricevuto l’accertamento per il mancato adempimento all’obbligo vaccinale. Ventotto hanno cambiato idea

Ci sono 30 medici tra i 200 operatori sanitari sospesi in Emilia-Romagna per non aver adempiuto all’obbligo vaccinale contro il Coronavirus. Quattro di questi sono neolaureati con 110 e lode. Luigi Bagnoli, presidente dell’Ordine di Bologna, si è detto «colpito e sorpreso» dalla mancata immunizzazione dei colleghi: «Ci sono dentisti, tre medici di medicina generale, di cui due a Bologna e uno a Imola, e gli altri sono fondamentalmente ospedalieri». Il direttore del dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl Paolo Pandolfi ha fatto sapere che sono 95 i sanitari che hanno ricevuto l’avviso di accertamento. Di questi, 61 sono dipendenti Ausl, 27 fanno parte del Policlinico Sant’Orsola e sette lavorano nel privato. Nel frattempo in 28 hanno provveduto a vaccinarsi o a fornire una giustificazione per la mancata immunizzazione. E alla fine sono stati sospesi 67 sanitari: «Spero che la maggioranza di queste persone si ravveda — ha detto ieri Pandolfi all’agenzia di stampa Dire — perché fa male all’immagine della sanità pubblica e perché fa male sapere che ci sono colleghi che non accettano regole stabilite non per fare male a qualcuno, ma per fare del bene agli altri».


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