Sulle minacce via social dei No vax verso esponenti delle istituzioni e della politica c’è anche un’inchiesta per le intimidazioni e gli insulti giunti al presidente del Veneto Luca Zaia sui suoi profili social. Il governatore sarebbe stato preso di mira dagli odiatori per le posizioni a favore dei vaccini, e in generale per la lotta che il Veneto sta conducendo contro Covid-19. Passando al setaccio le chat gli investigatori della polizia postale e della Digos – riferisce il Gazzettino – sono risaliti ad alcuni degli autori dei messaggi. Vi sarebbero già alcuni nomi iscritti nel registro degli indagati. A fine 2020 un fascicolo era stato aperto anche dalla Procura di Treviso, dopo una serie di incursioni sotto casa di Zaia da parte di manifestanti che contestavano il suo operato contro l’epidemia, e mettevano on line filmati che riprendevano dettagliatamente l’abitazione privata del politico. Secondo il quotidiano a prendere di mira il politico sono ambienti della galassia negazionista, No vax e indipendentista, su cui indaga la Digos.
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