Muore di Covid dopo essere stata contagiata da un’infermiera No vax. Il figlio: «Basta fake news sui vaccini»

La donna, 90 anni, era stata ricoverata per una frattura al femore. Poi le complicazioni dovute al contagio. Il figlio ai No vax: «Fatela finita, scendete dal piedistallo»

Mirella Galdacci aveva 90 anni. Verso la metà di agosto era stata ricoverata all’ospedale di Pistoia per una frattura al femore. L’intervento per ricomporre la frattura era ad alto rischio ma Mirella era riuscito a superarlo. Dopo 20 giorni da quel ricovero però la donna è morta. Non per le complicazioni dell’operazione ma per aver contratto il Coronavirus in ospedale. La donna fa parte dei cinque pazienti dell’ospedale San Jacopo di Pistoia contagiati da un’infermiera che non si era ancora vaccinata. A raccontare tutto quello che è successo è il figlio, Fabrizio Natalini.


«La mia vecchina – scrive su Facebook – era stata contagiata proprio in ospedale, dove invece doveva essere protetta. La polmonite, anche se vaccinata, arriva. Il suo organismo, il suo cuore di novantenne erano troppo sotto pressione. Insufficienza respiratoria, ossigeno e solitudine in quel lettino nel reparto di isolamento. Le cose peggiorano ogni giorno. Io mi prendo la croce da solo e mi tengo per me i bollettini quotidiani: dicevo che era stabile, ma sapevo che non era così».


Il 5 settembre l’ultimo saluto. Di domenica pomeriggio il figlio ha potuto vedere la madre per 15 minuti, vestito come i sanitari che lavorano in ospedale per evitare di essere contagiato. Nel suo lungo post per ricordare la madre, Fabrizio ha rivolto un appello ai No vax: «Fatela finita: scendete dal piedistallo, venite a camminare con noi umani. Basta con le false verità: che non fa nulla, che i vaccini non servono, che è tutto un gioco di interessi. Basta».

I dati sui sanitari ancora non vaccinati

Al momento in tutta Italia ci sono 664 medici sospesi dagli albi dei vari ordini perché hanno rifiutato il vaccino contro il Coronavirus. È un dato certo ma parziale, il report è stato inviato solo da 44 ordini provinciali su un totale di 106. Il numero complessivo delle sospensioni all’inizio era più alto: arrivava a 820 ma 176 medici dopo la sospensione hanno deciso di fare il vaccino e così sono stati reintegrati. Le Asl della Toscana, che includevano l’ospedale di Pistoia, hanno sospeso fino a questo momento 202 tra medici, infermieri, tecnici e ostetriche per non aver fatto il vaccino.

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