Torna l’indennità di quarantena: pronti 900 milioni per i lavoratori che non possono andare in smart working

L’aiuto è destinato a quanti, dopo un contatto con un positivo, non possono lavorare. Il via liberà del Consiglio dei ministri è atteso domani

Domani, 23 settembre 2021, il Consiglio dei ministri dovrebbe varare il rifinanziamento per circa 900 milioni di euro per garantire un aiuto economico a chi è costretto a stare a casa poiché entrato in contatto con chi si è infettato e non può nemmeno andare in smart working. La notizia, anticipata da Repubblica, è stata confermata dall’agenzia Ansa. Si tratta della cosiddetta indennità di quarantena per Covid. A lanciare l’allarme era stata l’Inps con una comunicazione del 6 agosto in cui avvertiva che l’indennità di quarantena (dunque la copertura di stipendio e contributi per i giorni in cui non si era andati a lavoro), in assenza di un intervento del legislatore, si sarebbe fermata al 2020. Il fondo lo scorso anno ammontava a 663,1 milioni di euro. Per il 2021 non c’è alcuna copertura per la quarantena dei lavoratori che non possono usufruire dello smart working, a meno che il governo non rifinanzi il fondo con 900 milioni.


Foto in copertina di repertorio: ANSA/CLAUDIO PERI


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