Un milione di italiani al lavoro senza Green pass: le regole violate e i controlli inesistenti

Almeno un milione di persone si presenta tutti i giorni al lavoro senza Certificazione Verde Covid-19. Sfruttando l’assenza di controlli o la negligenza dei datori di lavoro

Un milione di italiani lavora senza Green pass. Sfruttando i buchi nei controlli e la negligenza dei datori di lavoro. Oppure la loro completa assenza, come nel caso di autonomi, ditte individuali o liberi professionisti. Il conto lo fa oggi Il Messaggero, spiegando che attualmente i lavoratori che non sono vaccinati sono circa 2,9 milioni. C’è poi chi ottiene il certificato necessario per il lavoro grazie al tampone. Ma negli ultimi giorni i tamponi effettuati e validi per le 48 ore buone per ottenere la Certificazione Verde Covid-19 sono circa 1,4 milioni. Questo significa che tutti gli altri continuano a fornire prestazioni lavorative senza Green pass. Ed è improbabile che siano dipendenti del settore pubblico o privato.


I controlli

Per questo, spiega il quotidiano, è più probabile che si tratti di lavoratori autonomi e professionisti. O partite Iva che ricevono i clienti nei loro studi. Dove nessuno può arrivare a controllare. Il Green pass devono esibirlo soltanto se vanno a visitare qualche ufficio pubblico. E la stessa cosa vale per i lavoratori di ditte individuali come idraulici ed elettricisti. Il proprietario di casa che chiede l’intervento non è tenuto a controllare il certificato. E così sono liberi di aggirare la legge. La stessa cosa vale per colf e badanti. L’ispettorato del lavoro spiega al quotidiano che in queste condizioni ci sono tanti lavoratori che non possono essere controllati uno per uno. Specie se svolgono libere professioni. «Anche fermandone qualcuno per strada è impossibile essere certi che stia andando al lavoro», spiegano.


Lo stesso vale per un camionista o un architetto. Il vincolo di fiducia non può bastare. D’altro canto i conti ufficiali della struttura commissariale dicono che gli italiani tra i 30 e i 39 anni senza prima dose sono 1.205.796. Ovvero una buona fetta della popolazione attiva, che ha scelto di effettuare i tamponi per ottenere il Green pass. Le misure attualmente in vigore sono valide fino al 31 dicembre. I controlli arrivano solo per le aziende. Ieri a Macerata sono stati identificati i carabinieri hanno contestato 20 violazioni dell’obbligo di green pass in un’azienda: oltre ad avventori e lavoratori, sanzionati anche i titolari per non aver provveduto a verificare la certificazione verde.

Il caso Sicilia

Poi c’è il caso Sicilia. Dove ci sono tra i 70 e i 90 mila lavoratori senza vaccino e senza Green pass che però lavorano regolarmente. Spiega oggi l’edizione palermitana di Repubblica che nell’Isola si parla di 180 mila persone. Ma è verosimile che siano molti di più, visto il numero più elevato di No Vax rispetto al resto del Paese. Volendo togliere esenti dalla vaccinazione ed assenti per ferie, malattia o maternità, si arriva a 130-150 mila. Considerando i 30 mila tamponi quotidiani, mancano all’appello ogni giorno da 70 a 90 mila lavoratori senza certificato che non stanno facendo il tampone. Tra questi ci sono professionisti in smart working, autonomi, ditte individuali e familiari che non temono verifiche. «I controlli spettano al datore di lavoro — spiegano fonti investigative — le forze dell’ordine intervengono in seguito a segnalazioni di irregolarità o nell’ambito di servizi mirati sul territorio».

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