A Rimini il medico No vax voleva prevenire il virus con i funghi: ora rischia la sospensione

Dopo numerosi solleciti da parte della Ausl, Brici con diversi altri sanitari riminesi è sotto procedimento disciplinare da parte dell’Ordine dei medici per le sue posizioni contro il vaccino anti Covid

L’Ordine dei medici di Rimini ha deciso di aprire una serie di procedimenti disciplinari nei confronti di una decina di camici bianchi che hanno sconsigliato ai propri pazienti di ricevere il vaccino anti-Covid-19. Alcuni di loro sono già stati sospesi dall’Ausl perché non hanno voluto immunizzarsi. L’Ordine nei mesi scorsi ha sanzionato una sessantina di medici che non hanno voluto immunizzarsi contro il Coronavirus. Di questi una decina ha fatto marcia indietro dopo la sanzione. Ne restano sospesi circa 50, pari al 2,5% sul totale degli iscritti. E tra questi, racconta oggi Il Resto del Carlino, c’è un medico che ha dichiarato di aver assunto funghi medicali immunostimolanti per prevenire l’infezione. Proprio il medico, che si chiama Paolo Brici, nel luglio scorso aveva rilasciato un’intervista in cui spiegava perché non aveva voluto vaccinarsi: «Ogni medico deve comportarsi secondo coscienza. Sono contrario all’obbligo e a questa campagna che ci vuole tutti vaccinati. Basta caccia alle streghe. Piuttosto bisognerebbe investire di più sulla ricerca per trovare cure efficaci contro il virus».


Secondo il dottore: «si guarda al vaccino come unica arma, non si parla abbastanza delle reazioni avverse. Il vaccino anti-Covid può anche causare miocarditi, soprattutto nei ragazzi. I casi sono rari ma ci sono e sono in aumento, lo riconosce anche l’Ema (l’agenzia europea del farmaco)». Già all’epoca, il dottor Brici, 62 anni, aveva raccontato di non aver paura di contagiarsi: «Nel caso affronterò la malattia», che avrebbe provato a tenere lontana con una serie di precauzioni: «Io ho cercato di prevenire il virus assumendo anche dei virus immunostimolanti».


I sanitari No vax in Romagna

Ieri in Emilia-Romagna si sono scoperti 676 nuovi positivi e ci sono stati 9 morti per le conseguenze di Covid-19. Di questi, 68 erano nella provincia di Rimini. Dove i medici non vaccinati e sospesi sono il doppio della media nazionale. «A Rimini abbiamo una copertura vaccinale per il Covid per il secondo ciclo che è del 75% della popolazione, rispetto al quasi 88% della popolazione emiliano-romagnola. E questo è in linea con una storia ormai decennale di provincia ‘maglia nera’ nelle vaccinazioni pediatriche – ha detto il presidente dell’Ordine Maurizio Grossi ad AdnKronos – Abbiamo avuto sempre un basso tasso di adesione vaccinale pediatrica, legato alla presenza sul territorio del comitato per le libere vaccinazioni, il Comilva, che ha un’azione molto capillare, parecchi proseliti e una organizzazione attiva».

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