Il Bayern Monaco taglia lo stipendio ai giocatori che non vogliono vaccinarsi

Quattro giocatori in quarantena: il club reagisce mentre l’epidemia in Germania non accenna a fermarsi

Una riduzione degli stipendi è in arrivo per i giocatori del Bayern Monaco che hanno deciso di non sottoporsi alla vaccinazione anti Covid e che verranno posti in isolamento. La notizia arriva dopo che la società ha dovuto mettere per la seconda volta in isolamento Joshua Kimmich, dopo che era entrato in contatto con persone contagiate. Sulla questione il Bayern per ora non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Kimmich, 26 anni, martedì era appena uscito dalla quarantena dopo essere entrato in contatto con il compagno di squadra Niklas Suele, risultato positivo la scorsa settimana. I dirigenti del Bayern hanno quindi informato Kimmich e quattro compagni di squadra che i loro stipendi saranno ridotti se posti in isolamento. Serge Gnabry, Jamal Musiala, Eric Maxim Choupo-Moting e Michael Cuisance, sono gli altri giocatori bavaresi che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino, secondo la Bild. La situazione di Kimmich (64 presenze), che ha scelto di non farsi vaccinare per «motivi personali», ha acceso il dibattito in Germania, di fronte a una nuova ondata di epidemia da Covid-19.


L’epidemia in Germania

L’escalation dei tassi d’infezione hanno reso la Germania uno dei Paesi più colpiti dalla nuova ondata di contagi Covid. La percentuale di persone vaccinate è inferiore al 70%. Il governo ha già annunciato la cancellazione di tutti i mercatini di Natale, oltre ad altre restrizioni. Giovedì una riunione del Comitato di crisi ha messo di fronte la cancelliera uscente Angela Merkel e i capi delle Regioni, che hanno deciso in particolare di applicare la regola “2G” su tutto il territorio, non appena la soglia di ricovero supererà i tre pazienti Covid ogni 100.000 abitanti: solo vaccinati e guariti potranno accedere ai luoghi pubblici come ristoranti, cinema, sale da concerto o eventi sportivi.


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