Terza dose, partono i richiami per la fascia 40-59 anni. Il calendario nelle regioni e come prenotarsi

La dose booster per la fascia 40-49 anni prevista per dicembre è stata anticipata al 22 novembre. Il governo ha paura della quarta ondata e accelera ma gli 8 milioni di dosi assicurate da Figliuolo entro fine anno potrebbero non bastare

A distanza di 6 mesi dalla seconda somministrazione di vaccino anti Covid, l’efficacia nel prevenire l’infezione si dimezza in quasi tutte le fasce d’età. Per questo la nuova fase della lotta al virus non può non essere anche quella delle terze dosi, frutto di di evidenze scientifiche confermate anche dallo stesso presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro negli ultimi giorni. Israele e Regno Unito ce lo avevano anticipato, e ora il quadro è chiaro anche da noi: tra i 40 e i 79 anni in modo particolare la possibilità di prevenire il contagio dopo sei mesi dalla seconda iniezione di vaccino scende in media dal 70 al 36-39%. Con un rischio che raddoppia ha chi si è immunizzato più di sei mesi fa. Niente a che vedere con la protezione ancora alta che il vaccino garantisce per la malattia grave, ma quando l’obiettivo principale rimane quello di fermare la circolazione in ogni sua forma (lieve o acuta) di certo i numeri non si possono ignorare. È così che per i prossimi mesi, cruciali per l’arrivo di temperature ancora più rigide e per gli spostamenti natalizi da Nord a Sud, fondamentale sarà marciare spediti con i richiami, seguendo i termini di un calendario già fissato con cui hub e forniture dovranno stare al passo.


Il calendario dei richiami. Oggi la giornata dei 40-59enni

  • Dal 27 settembre sono partite le dosi booster per over 60, ospiti di Rsa, operatori sanitari e fragili
  • Dal 22 novembre via ai richiami per la fascia 40-59 anni: una data anticipata rispetto al calendario iniziale che aveva previsto la somministrazione delle dosi booster alla categoria soltanto a dicembre
  • Da dicembre sarà la volta delle fasce più giovani procedendo quindi in ordine d’età

Come prenotarsi

La prenotazione della dose booster da oggi consentita anche alla fascia 40-59 anni presenta diverse modalità di procedura a seconda della regione di appartenenza.


  • In Emilia Romagna è attivo il Cup regionale
  • In Friuli Venezia Giulia insieme al Cup è attivo anche il call center al numero 0434223522
  • In Abruzzo, Molise e Marche ci si potrà prenotare sul portale di Poste italiane
  • Il Lazio rimane fedele alla sua piattaforma regionale ormai rodata così come Umbria e Toscana
  • Il Piemonte mette a disposizione il sito Piemontetivaccina.it 
  • In Lombardia i booster potranno essere prenotati tramite il sistema informatico pensato ad hoc e gestito ormai da svariati mesi da Poste.
  • A Trento i richiami si prenoteranno su Prenota Vaccino covid-19
  • A Bolzano sul portale SaniBook
  • Per accelerare la fase dei richiami c’è anche chi prevede l’accesso diretto agli hub vaccinali: in Campania, Basilicata, Puglia ed Emilia Romagna si potrà ricevere il richiamo recandosi direttamente ai centri vaccinali senza alcuna prenotazione.
  • In Sardegna è attivo il call center dedicato al numero 800 00 99 66 e il portale di Poste Italiane
  • In Sicilia è possibile prenotarsi attraverso la piattaforma regionale Costruiresalute.it che quella di Poste Italiane
  • La Toscana scegli il portale regionale ma anche le chiamate dirette per i soggetti fragili e l’aiuto dei medici di famiglia

Il rischio fallimento

I tempi in cui bisognava all’alto ritmo di somministrazioni giornaliere bisognava garantire un’ altrettanta grande quantità di dosi disponibili sono tornati. Per potersi garantire vacanze più serene, il periodo natalizio provocherà una probabile corsa al richiamo a cui bisognerà essere in grado di far fronte. Il commissario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo ha assicurato l’arrivo di 8,6 milioni di dosi entro la fine del 2021: 4 di Pfizer e 4,6 di Moderna. Un numero che dovrà sommarsi ai 6,9 milioni di dosi ancora presenti nei frigoriferi degli hub sparsi sul territorio. Sono 15 milioni di dosi in totale che dovranno far fronte, solo nel caso della categoria over 40, a 16 milioni di soggetti in attesa di terza dose.

Numero importante che potrebbe allargarsi se l’ipotesi avanzata pochi giorni fa dal coordinatore del Cts Franco Locatelli dovesse concretizzarsi. L’idea è quella di accorciare da 6 mesi a 5 la somministrazione del richiamo rispetto a quella dell’ultima dose: una mossa dettata dall’esigenza di guadagnare tempo rispetto alla quarta ondata in cui il Paese sembra già essere immerso da settimane. Se la riduzione a 5 mesi avverrà, allora le dosi disponibili saranno ancora meno e la platea dei vaccinandi in cerca di richiamo ancora di più: agli over 40 attuali si aggiungerebbero anche coloro che hanno ricevuto la seconda dose dalla metà di luglio scorso.

Scenario ancora più problematico sarebbe poi quello di un’estensione del richiamo a tutti gli over 18 contemporaneamente: l’ente regolatore europeo per questo ha dato già l’ok, e l’emergenza contagi potrebbe indurre il ministero della Salute a scegliere di ampliare ulteriormente la platea. L’ultima variabile da non sottovalutare sono i bambini nella fascia tra i 5 e gli 11 anni. Se oltre all’Fda, che si è già pronunciata in maniera favorevole, anche Ema dovesse dare via libera per le vaccinazioni dei giovanissimi, l’Italia dovrebbe far fronte agli oltre 3,2 milioni di bambini e quindi a 6,4 milioni di dosi necessarie (considerata la doppia somministrazione).

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