Covid, regioni verso i nuovi colori: Natale in zona gialla per Liguria, Marche, Veneto e Trento

Restano in zona bianca Lombardia, Emilia Romagna e Lazio, che hanno dati prossimi alle soglie d’allerta per lo scatto in zona gialla, ma al momento non le superano

Sempre più regioni italiane si tingeranno presto di giallo. Stando agli ultimi dati del bollettino della Protezione civile e del ministero della Salute, oltre alla provincia autonoma di Bolzano, al Friuli-Venezia Giulia e alla Calabria, da lunedì 20 dicembre, per almeno due settimane, passeranno in zona gialla anche la Liguria, le Marche, il Veneto e la provincia autonoma di Trento. Per la conferma bisognerà attendere il monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità di domani, 17 dicembre, e le relative decisioni della cabina di regia e del ministero della Salute. Guardando le percentuali dei ricoveri sia nei reparti di degenza ordinaria, sia nei reparti di terapia intensiva, oltre al dato sull’incidenza settimanale nazionale (che questa settimana supera i 200 casi ogni 100 mila abitanti), le tre regioni e la provincia di Trento risultano essere destinate a passare il Natale in zona gialla. Restano invece in zona bianca Lombardia, Emilia Romagna e Lazio, che hanno dati prossimi alle soglie d’allerta per lo scatto in zona gialla ma, al momento, non le superano. 


Liguria, Marche, Trento e Veneto in zona gialla: i dati

Il governatore ligure Giovanni Toti ha già anticipato il cambio di colore della regione e, dunque, il ritorno di alcune restrizioni anti-Covid a partire da lunedì 20 dicembre, restrizioni che resteranno in vigore per almeno due settimane. In Liguria, infatti, l’incidenza settimanale è, al momento, pari a 313 casi ogni 100 mila abitanti, mentre i ricoveri per Covid superano le soglie critiche del 15% per i reparti di degenza ordinaria (18,1%) e il 10% per le terapie intensive (13,7%). Nelle Marche l’incidenza è di 264 casi ogni 100 mila abitanti, mentre l’occupazione dei posti letto nei reparti di degenza si attesta al 15,6% e quella delle terapie intensive è al 16,7%, superando in entrambi i casi le soglie d’allarme. Nella provincia autonoma di Trento l’incidenza è pari a 299 casi ogni 100 mila abitanti, e i tassi di ospedalizzazione sono al 17,6% per i pazienti in area non critica e al 21,1% per i ricoveri in terapia intensiva. In Veneto, infine, si registra un’incidenza di 506 casi ogni 100 mila abitanti, mentre l’occupazione ospedaliera è del 16% nei reparti ordinari e del 15% in rianimazione. 


Foto in copertina d’archivio: ANSA/LUCA ZENNARO

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