Usa, la Corte suprema boccia il vaccino obbligatorio per le grandi aziende voluto da Biden

Secondo i giudici l’amministrazione non ha il potere di imporre tali requisiti di accesso al lavoro senza senza aver ricevuto l’autorizzazione del Congresso

Niente obbligo vaccinale, nessun obbligo di presentare settimanalmente il certificato di tampone negativo al Covid e nessun obbligo per i lavoratori No vax di indossare le mascherine nei luoghi di lavoro al chiuso. È quanto deciso oggi, 13 gennaio, dalla Corte Suprema statunitense che ha bocciato i provvedimenti introdotti solo tre giorni fa dall’amministrazione Biden, validi per tutte le grandi aziende presenti sul territorio statunitense con più di 100 dipendenti. Secondo i giudici della Suprema Corte, infatti, l’amministrazione non ha il potere di imporre tali requisiti per l’accesso sui luoghi di lavoro senza l’autorizzazione del Congresso. «Sebbene il Congresso abbia indiscutibilmente conferito all’Occupational Safety and Health Administration (OSHA) il potere di regolare i rischi professionali, non ha conferito all’agenzia che fissa gli standard di sicurezza per i luoghi di lavoro negli States il potere di regolamentare la salute pubblica in modo più ampio», si legge nel parere della Corte. «In quest’ultima tipologia d’intervento più ampio, rientra infatti la richiesta di obbligo vaccinale per 84 milioni di americani semplicemente perché lavorano per datori di lavoro con più di 100 dipendenti», si legge ancora. L’obbligo di vaccinazione contro il Covid resta però valido per tutti per gli operatori sanitari che lavorano in strutture che ricevono fondi federali, tipo Medicare e Medicaid payments.


Foto in copertina: EPA/MICHAEL REYNOLDS


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