Monitoraggio Gimbe: crollo dei nuovi vaccinati e dei tamponi

Diminuiscono anche i casi e le terapie intensive. I vaccini ai bambini in netta flessione

Un crollo dei nuovi vaccinati e dei test del tampone. Ma anche una diminuzione dei casi e delle terapie intensive. Questi i punti salienti del Monitoraggio Gimbe, che nella settimana 19-25 gennaio registra un crollo del 30,9% dei nuovi vaccinati: sono stati 355.309 rispetto ai 514.324 della settimana precedente. Di questi il 43,9% è rappresentato da bambini tra 5 e 11 anni, in netta flessione rispetto alla settimana precedente (155.997 nuovi vaccinati in questa fascia, pari a -35,6%). Nonostante l’introduzione dell’obbligo vaccinale, i nuovi vaccinati over 50 scendono a 96.957, pari a -25,6% rispetto alla settimana precedente. Mentre alla data del 26 gennaio sono state somministrate 31.138.488 terze dosi. In calo anche i test del tampone. Dopo l’impennata delle settimane passate, negli ultimi sette giorni cala del 4,5% il numero dei tamponi totali effettuati in Italia, passati da 7.672.378 della settimana 12-18 gennaio a 7.327.579 della settimana 19-25 gennaio. La diminuzione riguarda sia i tamponi rapidi (-67.898, pari a -1,2%) che quelli molecolari (-276.901, pari a -13,9%). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività ai molecolari torna però a salire (dal 21,3% al 22,9%), mentre rimane stabile (dal 14,4% al 14,3%) quello dei rapidi.


«Questi numeri – dice Nino Cartabellotta, presidente Gimbe – confermano che la circolazione del virus rimane elevata e che, considerata la risalita del tasso di positività dei molecolari, il calo della curva dei contagi deve essere interpretato con cautela». Il monitoraggio rileva in ogni caso una lieve diminuzione di nuovi casi (1.197.970 vs 1.243.789) e un aumento dei decessi (2.519 vs 2.266). In aumento i casi attualmente positivi (2.689.262 vs 2.562.156), le persone in isolamento domiciliare (2.667.534 vs 2.540.993), i ricoveri con sintomi (20.037 vs 19.448), mentre scendono le terapie intensive (1.691 vs 1.715).


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