Il nuovo decreto Covid domani e i primi passi del governo per l’uscita dalla pandemia

Mascherine obbligatorie solo per dieci giorni. Riaperture per San Valentino. E il calo dei contagi previsto a marzo. La road map delle riaperture sul tavolo dell’esecutivo

Dieci giorni di proroga fino al 10 febbraio per le mascherine all’aperto, discoteche chiuse e ancora divieti per le feste all’aperto. Ma con la possibilità di riaprire a San Valentino. Il primo Consiglio dei Ministri dopo il voto del Quirinale il governo Draghi rinvia a domani, mercoledì, il nuovo decreto Covid ma comincia anche a rinnovare le misure in scadenza. Ma a tempo, dando un segnale forte mentre i casi sono in discesa: 16% in meno la scorsa settimana con ricoveri in diminuzione. Le previsioni dicono che all’inizio di marzo il numero di contagi ritornerà ai livelli in cui è possibile il tracciamento. E quindi il governo compie i primi passi per l’uscita dalla pandemia. Mentre il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri pronostica la fine dello stato d’emergenza per il 31 marzo.


Le mascherine e il Green pass

La scelta sullo stato d’emergenza, che potrebbe anche essere sospeso prima, arriverà ai primi di febbraio. Dall’11 febbraio intanto non sarà più obbligatorio indossare la mascherina all’aperto. A prolungare l’obbligo fino al 10 ci ha pensato ieri con un’ordinanza il ministro della Salute Roberto Speranza. L’atto riceverà poi la necessaria copertura normativa con il decreto legge che dovrebbe arrivare al termine del Consiglio dei ministri di mercoledì e che potrebbe contenere non solo le misure sulla scuola ma anche tutti gli altri interventi di cui si è parlato in queste settimane, dalla distinzione tra i ricoverati per Covid e con Covid al sistema dei colori fino alla durata del Green pass. Che da oggi, primo febbraio, avrà vita più breve visto che la scadenza passa da 9 a 6 mesi.


Il conto parte dalla data di somministrazione del vaccino o da quella di guarigione da Covid-19 certificata con tampone negativo. Ma la disposizione è anche retroattiva, quindi chi ha aspettato più di sei mesi per fare la terza dose sarà senza certificato, mentre chi l’ha ricevuta dopo 5 mesi avrà un mese di tempo per farsi somministrare la terza. Ma da domani le cose potrebbero cambiare di nuovo. Il governo studia un Green pass illimitato per chi ha fatto il booster. La durata cambierà fino al tempo massimo stabilito per ricevere il richiamo. Gli over 50 che hanno solo il Green pass base invece da oggi potranno essere multati (100 euro) in quanto non vaccinati. Dal 15 febbraio rischieranno altre sanzioni da 600 a 1.500 euro se andranno al lavoro senza Green pass rafforzato.

Scuola: quarantene e Dad

In arrivo anche le nuove regole per la scuola su quarantena e Didattica a Distanza. Potrebbero trovarsi già nel decreto di mercoledì 2 febbraio o venire licenziate alla fine di una riunione del CdM programmata per giovedì. In ballo c’è l’eventuale dimezzamento della quarantena e della Dad che oggi per gli alunni dalle scuole elementari in su è di 10 e non di 7 giorni. Lo stesso dimezzamento temporale è in programma per l’autosorveglianza. Oggi è prevista per un solo contagiato alle elementari e per due alle superiori. Si propone invece di andare a scuola indossando le mascherine Ffp2 e nel ridurre i contatti giornalieri. I bambini della scuola primaria invece andranno in Dad con più di tre contatti. Alle materne invece si continuerà ad andare a casa con un solo caso.

Riguardo il Green pass, il governo ha già deciso che sarà esteso, ma la discussione è se prorogare tutti i certificati fino al 31 marzo, quando scade lo stato d’emergenza, al 15 giugno, quando non si dovrà più esibire il pass, o renderlo illimitato. Quanto alla richiesta delle Regioni di eliminare il sistema dei colori, l’esecutivo ha aperto alla possibilità di modifica ma non alla cancellazione: resterà la zona rossa e la discussione tra i tecnici è se le restrizioni debbano valere per tutti o solo per chi non ha la completa copertura vaccinale.

Cosa cambia da oggi, primo febbraio

Intanto da oggi entrano in vigore le regole del decreto 7 gennaio, quello che ha esteso l’obbligo vaccinale per chi ha più di 50 anni. Chi non si vaccinerà riceverà dall’Agenzia delle Entrate una cartella esattoriale da 100 euro. L’invio sarà automatico per gli 1,6 milioni di italiani over 50 non vaccinati. La multa sarà elevata a chi non è vaccinato, a chi non ha fatto la seconda dose nei tempi previsti e a chi ha fatto trascorrere troppo tempo prima di ricevere il booster. I vaccinati in attesa, i guariti da non più di sei mesi e gli esenti dalla vaccinazione non dovranno pagare la multa. Ma, spiega La Stampa, la cartella arriverà in automatico anche a loro, che avranno 10 giorni di tempo per inviare alla Asl la certificazione. La Asl dovrà trasmetterla all’AdE, altrimenti arriverà il titolo esecutivo della multa. L’opposizione è prevista davanti al giudice di pace. Con l’opposizione è possibile rimandare fino a un minimo di 260 giorni il pagamento della multa.

Intanto da oggi il Green pass base servirà anche per acquistare le sigarette e andare in banca. Il Dpcm 21 gennaio ha disposto l’elenco di negozi in cui si potrà entrare senza certificato: alimentari, supermercati, negozi di animali, farmacie e parafarmacie, esercizi di vendita di dispositivi medici, ottici, ipermercati. Il Green pass servirà anche per tabaccherie ed edicole, ma non dal benzinaio. Si entra con il Green pass base in banche, poste, uffici pubblici. Non serve a chi va in Questura, al commissariato o nella caserma dei carabinieri per denunciare un reato. E nemmeno a chi deve testimoniare in tribunale. La versione rafforzata è già richiesta per bar, ristoranti all’aperto, palestre, piscine, cinema, teatri e allo stadio. Il Super Green pass è necessario anche per partecipare a banchetti dopo nozze o comunioni.

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