Ucraina, le truppe russe nel centro di Mariupol. Xi Jinping a Biden: «Lo scontro non è nell’interesse di nessuno»

Putin parla alla nazione: «Attueremo i nostri piani». La Polonia torna a chiedere una missione di pace della Nato. Kuleba: «In arrivo nuove sanzioni Ue»

L’invasione decisa da Vladimir Putin in Ucraina non sfonda. L’operazione militare cominciata il 24 febbraio, dopo 22 giorni di guerra, vede le forze russe continuare a bombardare le città. Oggi, 18 marzo, i raid hanno colpito l’area di Leopoli, a 70 chilometri dal confine polacco. Proprio Varsavia è tornata a chiedere una missione di pace della Nato in Ucraina, idea già avanzata il 15 marzo e bocciata dalla Germania: «Nessun militare e nessun membro della Nato dovrà entrare in Ucraina», avevano fatto sapere da Berlino. Nel pomeriggio, Putin ha parlato alla nazione dallo stadio Luzhniki di Mosca: «Attueremo i nostri piani», ha detto. In precedenza, in un colloquio con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente russo aveva attaccato Kiev: «Sui negoziati fa proposte irrealistiche». Il Cremlino ha definito il colloquio con Scholz «non amichevole».


23.15 – Lavrov elogia Fox News per la sua copertura della guerra in Ucraina

Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha elogiato Fox news per la sua copertura dell’invasione dell’Ucraina. «Negli Stati Uniti solo Fox news sta cercando di offrire un punto di vista alternativo», ha sottolineato Lavrov. All’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, dopo la prima ondata di sanzioni da parte dell’amministrazione Biden, uno degli anchor di punta del canale di destra americano, il filorusso Tucker Carlson, aveva sminuito l’aggressione di Mosca invitando gli americani a chiedersi: «Perché odiano Putin?».


22.00 – Gli Usa sanzionano 100 aerei russi: tra questi anche il jet di Abramovich

Quasi 100 aerei di compagnie russe o legate alla Russia sono stati sanzionati dagli Stati Uniti in risposta all’invasione dell’Ucraina. Tra questi c’è anche uno dei jet privati del miliardario Roman Abramovich. Lo riporta la Bbc. L’oligarca, proprietario della squadra di calcio del Chelsea, è già stato colpito da pesanti sanzioni della Gran Bretagna per i suoi stretti legami con Vladimir Putin.

20.12 – Mosca: «Incolumità per chi si arrende a Mariupol»

«La Russia è pronta a consentire alle forze ucraine di lasciare Mariupol». Lo ha affermato il ministero della Difesa di Mosca, citato da Interfax. «Garantiremo l’incolumità a chi depone le armi forniremo corridoi umanitari per il loro trasferimento nelle aree controllate da Kiev», ha concluso.

20.00 – Xi e Biden a colloquio

«La Cina ha ha sempre sostenuto la pace e si è opposta alla guerra, che è una tradizione storica e culturale cinese». Cosi Xi Jinping durante il colloquio con il presidente americano Joe Biden. «La priorità assoluta ora è continuare il dialogo e i negoziati, evitare vittime civili, prevenire crisi umanitarie e il cessate il fuoco». Il presidente cinese ha poi aggiunto che «la soluzione a lungo termine risiede nel rispetto reciproco tra le maggiori potenze, nell’abbandono della mentalità da Guerra Fredda, nel non impegnarsi in scontri e nella costruzione graduale di un’architettura di sicurezza globale e regionale equilibrata». il dialogo tra i due leader è continuano. Xi ha parlato «di calma e razionalità da mantenere» e della necessità di dimostrare «un coraggio politico in ogni circostanza». E ancora: «La Cina è disposta a fornire ulteriore assistenza umanitaria all’Ucraina e ad altri Paesi colpiti». La riposta di Biden sembra essere sulla stessa linea di Xi. Il presidente americano ha convenuto «sull’importanza di mantenere aperti i canali di comunicazione per gestire la competizione tra i nostri due Paesi».

19.57 – Sindaco di Mariupol: «Le truppe russe hanno raggiunto il centro città»

«Le truppe russe hanno raggiunto il centro della città portuale ucraina di Mariupol». A farlo sapere è stato il sindaco Vadym Boichehenko confermando quanto annunciato in precedenza dai militari di Mosca. «I russi sono stati molto attivi oggi. La battaglia con i tank e le mitragliatrici continua. Non è stato il centro della città, non c’è neanche un pezzetto di terra cittadina che non abbia segni di guerra».

19.40 – L’accusa di Mosca a Google e YouTube: «Svolgono attività terroristiche»

Le autorità di regolamentazione russe accusano il colosso tecnologico statunitense Google e YouTube «di attività terroristiche». Un passo da non sottovalutare che potrebbe nascondere una prossima concreta volontà di vietare l’accesso alla popolazione. Non sarebbe certo la prima volta. La Russia ha già bloccato altri giganti della tecnologia tra cui Facebook, Twitter e Instagram, nonché diversi media indipendenti. «Le attività di YouTube sono di natura terroristica e minacciano la vita e la salute dei cittadini russi», ha affermato il regolatore dei media russo Roskomnadzor riportato dall’agenzia di stampa Interfax. «La posizione di Google è chiaramente anti russa», ha detto, chiedendo alla società americana di «smettere di trasmettere video anti-russi il prima possibile».

19.21 – Energoatom: «Bombe su centro di formazione nucleare di Zaporizhzhia»

A riportarlo su Telegram la società Energoatom: «Il centro di formazione per specialisti nucleari presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia è stato bombardato». E aggiunge: «Il centro è stato costruito non solo dall’Ucraina, ma con il sostegno dell’Unione europea. Ora ci sono solo le rovine».

18.30 – Neutralità dell’Ucraina più vicina? Kiev smentisce Mosca: «Sono solo le loro richieste»

Il consigliere del presidente Zelensky e capo dei negoziatori ucraini, Mykhailo Podoliak, commentando le affermazioni del russo Medinsky su smilitarizzazione e neutralità dell’Ucraina ha dichiarato su Twitter: «Le dichiarazioni della parte russa sono solo loro richieste. Tutte le dichiarazioni mirano, tra l’altro, a provocare tensioni nei media. Le nostre posizioni restano le stesse: cessate il fuoco, ritiro delle truppe e rigide garanzie di sicurezza con formule specifiche».

17.50 – Kiev: «Nessun morto nel teatro di Mariupol»

Non ci sarebbe nessun morto e solo un ferito grave nell’attacco al teatro rifugio di Mariupol: è questo il bilancio delle autorità locali.

17.48 – Xi a Biden: «Dagli Usa spinte sovversive a Taiwan»

Il presidente Xi Jinping ha lanciato un duro monito al presidente americano Joe Biden su Taiwan: «Alcune persone negli Stati Uniti inviano segnali sbagliati alle forze dell’indipendenza di Taiwan, il che è molto pericoloso», ha detto. «Se la questione non sarà gestita adeguatamente, avrà un impatto sovversivo sulle relazioni tra i due Paesi e spero che gli Stati Uniti presteranno sufficiente attenzione».

17.20 – Kiev: «La guerra finirà in 2-3 settimane»

Il consigliere dell’ufficio di presidenza ucraino Oleksiy Arestovych ha scritto su Telegram che la fase attiva della guerra dovrebbe concludersi in «2-3 settimane». «La fase attiva – ha detto – è quasi terminata vicino a Kiev, Kharkiv, Sumy e Chernihiv. Anche se (i russi, ndr) dovessero aggiungere alcune riserve da qualche parte, provare ad andare all’offensiva, finirà comunque con la loro sconfitta. La fine è qui, hanno perso strategicamente, perdono e rapidamente. Penso che a metà aprile, alla fine di aprile, i residenti di Kiev che se ne sono andati potranno tornare a casa».

17:15 – Raid contro alcune caserme a Mykolaiv: almeno 45 morti

Sarebbero almeno 45 i morti causati da un attacco missilistico contro alcune caserme dell’esercito ucraino nella città meridionale di Mykolaiv. Lo riferisce la Bbc. Le caserme venivano utilizzate per addestrare i soldati locali nella città che ha frenato un’importante offensiva russa lungo la costa del Mar Nero.

17.00 – Mediatore russo: «Kiev e Mosca a metà strada sulla neutralità»

Mosca e Kiev sarebbero «a metà strada» sul nodo della smilitarizzazione dell’Ucraina. Lo sostiene il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky citato dalla Tass. I dossier sui quali invece le posizioni si stanno allineando, secondo la stessa fonte, sono lo status neutrale dell’Ucraina e la sua non adesione alla Nato.

16.50 – Di Maio: «La telefonata tra Biden e Xi Jinping non farà piacere a Putin»

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha parlato a Sky tg24 della telefonata tra il presidente cinese Xi Jinping il presidente Usa Joe Biden: «Sicuramente questa telefonata non farà piacere a Putin, convinto di avere dalla sua parte la Cina», ha detto.

16.30 – Una giornalista ucraina è stata rapita dai russi

L’emittente ucraina Hromadske ha denunciato che una sua giornalista che lavorava sul campo nell’est e nel sud dell’Ucraina dall’inizio della guerra, Victoria Roshchyna, è «tenuta prigioniera» dai servizi russi. «Dal 12 marzo non riusciamo a contattarla», si legge sul profilo Twitter della tv. «In base ad alcune testimonianze, in quel momento la giornalista si trovava a Berdiansk (80 km da Mariupol), temporaneamente occupata. Il 16 marzo abbiamo appreso che il giorno prima era stata arrestata dall’FSB russo. Attualmente, non sappiamo dove sia».

15.30 – Xi Jinping a Biden: «Abbiamo la responsabilità di garantire la pace»

Il presidente cinese Xi Jinping e il suo omologo statunitense Joe Biden hanno avuto un colloquio di circa due ore sulla crisi ucraina. «Gli eventi mostrano ancora una volta che le relazioni tra Stati non possono arrivare alla fase dello scontro, perché il conflitto non è nell’interesse di nessuno», ha detto Xi Jinping. «La crisi ucraina è qualcosa che non vogliamo vedere». Secondo quanto riporta la Reuters, Xi ha detto che Cina e Usa dovrebbero assumersi le dovute responsabilità sul piano internazionale e fare sforzi per la pace mondiale.

15.00 – Ancora una notte di coprifuoco a Kiev

Altra notte di coprifuoco a Kiev, dalle 20 di questa sera alle 7 di domani mattina. In una nota delle autorità locali si legge: «La difesa della regione di Kiev continua. Vi chiediamo di accettare il coprifuoco con comprensione. Tali misure sono obbligatorie e mirano alla sicurezza dei residenti». Secondo il ministero della Difesa ucraino, «il nemico sta cercando di aumentare le truppe in direzione di Kiev, spostando unità dai distretti militari centrali e orientali».

14.30 – Putin parla alla nazione: «Attueremo i nostri piani»

Putin ha parlato alla nazione nel corso di un evento organizzato per celebrare l’anniversario dell’annessione della Crimea: «L’obiettivo dell’operazione speciale in Ucraina è evitare il genocidio nel Donbass. Sappiamo esattamente cosa fare, attueremo tutti i nostri piani», ha detto il presidente russo.

13.55 – Washington avverte Pechino: «Scegliete il lato giusto della storia o ci saranno conseguenze»

Oggi è in programma una telefonata tra Joe Biden e Xi Jinping. Il presidente Usa è pronto a chiedere a Pechino di usare i legami con il presidente russo Vladimir Putin per convincerlo a mettere «fine a questa orribile guerra». A dirlo è la vice segretaria di Stato Usa Wendy Sherman, auspicando che la Cina scelga «il lato giusto della Storia». Il segretario di Stato Antony Blinken ha aggiunto che Biden «chiarirà che la Cina si assumerà la responsabilità di qualsiasi azione intrapresa per sostenere l’aggressione russa e non esiteremo a imporre costi».

13.30 – Kiev: «Ancora 1.300 persone nello scantinato del teatro di Mariupol»

Oltre 1.300 persone si troverebbero ancora negli scantinati del teatro Mariupol, colpito dalle bombe mercoledì scorso. A dirlo è Lyudmila Denisova, commissario per i diritti umani in Ucraina. Finora sono state salvate 130 persone. I soccorsi proseguono.

12.45 – Kuleba: «In arrivo nuove sanzioni Ue contro la Russia»

«Ho parlato con Borrell. Abbiamo discusso della preparazione del quinto pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia. Le pressioni continueranno ad aumentare finché sarà necessario per fermare la barbarie russa». A dirlo è il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba dopo il colloqui con l’Altro rappresentante Ue. «Abbiamo anche discusso della protezione e dell’aiuto per gli ucraini, che sono fuggiti dalle bombe russe in Ue», ha scritto Kuleba su Twitter.

12.00 – Diplomatici russi e bielorussi banditi dall’Europarlamento

Diplomatici e funzionari di Russia e Bielorussia non potranno più entrare all’Europarlamento a partire da oggi, 18 marzo. Ad annunciarlo è stata la presidente Roberta Metsola, via Twitter: «Non c’è posto nella casa della democrazia per chi cerca di distruggere l’ordine democratico», ha scritto.

11.45 – Il Cremlino a Biden: «Le parole su Putin? Insulti personali»

Le parole di Biden su Putin

Il Cremlino replica a Joe Biden, che ha definito Vladimir Putin un «dittatore omicida, un criminale». «Le affermazioni rivolte al presidente Putin costituiscono un insulto personale», ha detto Peskov. «Il presidente Usa sta facendo queste dichiarazioni quotidianamente». «Considerando l’irritazione del signor Biden, la fatica e talvolta la sua smemoratezza, che alla fine si traducono in affermazioni aggressive, noi preferiremmo astenerci dal fare qualunque duro commento che possa causare un’ulteriore aggressione».

11.20 – La Polonia presenterà la proposta di una missione di pace della Nato

La Polonia è pronta a presentare la proposta di una missione di pace in Ucraina al vertice della Nato e al Consiglio europeo. Il portavoce del governo polacco Piotr Mueller ha chiarito che questa missione non dovrebbe entrare in conflitto diretto con Mosca: «Deve essere installata in luoghi che non sono attualmente occupati dalla Russia per inviare un chiaro segnale che non siamo d’accordo con i crimini di guerra».

10.40 – L’accusa di Mosca: «Kiev rallenta il processo di pace»

In un colloquio tra Vladimir Putin e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente della Federazione Russa avrebbe detto che Kiev sta rallentando i progetti di pace con richieste non realistiche. Il colloquio tra i due è durato meno di un’ora. Secondo Berlino Scholz avrebbe sollecitato un cessate il fuoco da mettere in atLato «il più rapidamente possibile». Secondo l’agenzia stampa dal Cremlino sarebbero arrivate anche altre indiscrezioni: la delegazione russa sarebbe disposta ad accelerare i processi di pace. Sempre da Mosca arriva una risposta al presidente Usa Joe Biden che aveva definito Putin un «criminale di guerra», un’affermazione che per il governo russo sarebbe paragonabile a un «insulto personale».

10.28 – Polonia: «Dall’Ucraina due milioni di rifugiati»

Le guardie di frontiera polacche hanno riferito che il numero di rifugiati arrivati dall’Ucraina ha superato quota due milioni: «Oggi alle 9 il numero di rifugiati dall’Ucraina ha superato i due milioni. La maggior parte di loro sono donne con bambini. I funzionari della guardia di frontiera sono i primi polacchi ad aiutarli dopo che hanno attraversato il confine».

9.56 – Il ministro degli esteri russo: «Noi non abbiamo mai chiuso la porta all’Occidente»

Intervistato dalla tv russa Rt, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha jsostenuto che Mosca non si sia mai schierata contro l’Occidente: «Noi non abbiamo mai chiuso la porta all’Occidente, l’hanno chiusa loro. Siamo disposti a cooperare con tutti coloro che sono pronti a farlo sulla base del rispetto reciproco». Nelle stesse dichiarazioni Lavrov ha detto che la Russia resisterà alle sanzioni: «Sopravviveremo alle sanzioni. Dopo il 2014 abbiamo imparato a contare su noi stessi».

9.22 – Il Regno Unito revoca la concessione al media russo Rt

L’autorità che si occupa della sorveglianza sui media nel Regno Unito ha scelto di escludere Rt dal sistema mediatico britannico. La decisione è arrivata dopo un’inchiesta arrivata dopo l’invasione russa in Ucraina ma già nelle scorse settimane la ministra della cultura Nadine Dorries aveva anticipato l’oscuramento del media russo sulle tv del Regno Unito.

9.15 – Il discorso di Putin

Alle 13 (ora italiana) Vladimir Putin parlerà in diretta allo stadio Luzhniki di Mosca, in occasione di un concerto organizzato dal Cremlino per celebrare l’anniversario dell’annessione della Crimea. Secondo i canali Telegram su cui è stata diffusa la notizia sono attese «dichiarazioni politiche importanti». Il titolo dell’evento è Zа мир без нацизма! Zа Россию! Zа Президента!, cioè Per un mondo senza nazismo! Per la Russia! Per il presidente!. Le tre Z nel titolo ricordano quella usata per questa operazione militare in Ucraina.

8.50 – Combattimenti a Mariupol

Combattimenti in corso nel centro di Mariupol: lo fa sapere il portavoce del ministero della Difesa russo. Secondo Igor Konashenkov «le unità della Repubblica popolare di Donetsk, con il sostegno delle forze armate russe, stanno rafforzando l’accerchiamento e stanno combattendo contro i nazionalisti nel centro di Mariupol». Il ministero della Difesa di Kiev scrive invece di «migliaia» di persone uccise «dagli invasori russi», con il 90 per cento di Mariupol distrutta dai bombardamenti. «I russi – si legge – tengono in ostaggio gli abitanti di Mariupol, bloccando i corridoi umanitari».

8.01 – Il sindaco di Leopoli sul bombardamento

Andriy Sadovyi, sindaco di Leopoli, ha confermato oggi i bombardamenti nella zona dell’aeroporto spiegando però che è stata colpita una fabbrica: «Diversi missili hanno colpito un impianto per la riparazione di velivoli. Il sito è stato distrutto. Le attività erano state sospese in precedenza e quindi al momento non risultano vittime».

7.30 – Il report dell’esercito ucraino

Lo Stato maggiore dell’esercito ucraino nel consueto aggiornamento operativo sulla situazione di guerra sostiene che la Russia abbia esaurito «in modo significativo le risorse umane dell’esercito» e che per questo è costretta a ricorrere a «misure estreme» in fatto reclutamento, attirando i cosiddetti volontari, coscritti e cadetti, oltre che mercenari dalla Siria. Kiev aggiunge che le sue forze, nella giornata di giovedì, hanno distrutto 14 obiettivi aerei russi, in particolare 7 aerei, un elicottero, 3 droni e 3 missili da crociera. Secondo la Difesa ucraina, il basso morale all’interno delle truppe russe ha portato a «un aumento del numero di casi di diserzione e rifiuto del personale militare» di partecipare alla guerra contro l’Ucraina.

7.20 – Incendio a Kharkiv, muore un soccorritore

Un soccorritore è morto e un altro è rimasto ferito stanotte dopo i bombardamenti russi che hanno colpito uno dei più grandi centri commerciali di Kharkiv. I servizi di emergenza sono intervenuti dopo l’allarme scattato in seguito all’incendio divampato dopo i raid russi sulla città ucraina a due padiglioni del centro mentre altri due edifici residenziali sono rimasti parzialmente danneggiati. A seguito del bombardamento, due soccorritori sono rimasti feriti: uno di loro è morto poco dopo mentre l’altro è ricoverato.

6.50 – L’aeroporto di Leopoli colpito

Nuvole di fumo si intravedono dall’aeroporto di Leopoli, colpito dai russi con un bombardamento stanotte. Lo riferisce l’agenzia di stampa Afp.

6.00 – Sirene d’allarme in diverse città

Le sirene anti-raid stanno suonando in più aree dell’Ucraina. Lo riferisce la Bbc online che cita l’agenzia Ucraina Ukrinform. L’allarme è scattato nelle regioni occidentali di Rivne, Volyn, Leopoli, Ternopil e Ivano-Frankivsk. Sono state anche udite tre forti esplosioni nella zona dell’aeroporto civile di Leopoli. La notizia non è ancora confermata da fonti ufficiali, ma su Telegram e su Twitter già circolano i primi video dell’attacco.

3.49 – La morte di Oksana Shvets

L’attrice ucraina Oksana Shvets, 67 anni, è morta durante un attacco missilistico russo a Kiev. Lo rende noto il teatro locale. «Durante il bombardamento di un edificio residenziale a Kiev, una premiata artista ucraina, Oksana Shvets è stata uccisa», si legge su Facebook in una dichiarazione dello Young Theatre. «Brillante ricordo per l’attrice di talento! Non c’è perdono per il nemico che è arrivato nella nostra terra!», prosegue il comunicato del teatro.

3.10 – Intelligence GB: Russia in difficoltà

L’intelligence britannica torna a raccontare le difficoltà della Russia nella guerra in Ucraina. Secondo gli analisti degli 007 di Sua Maestà Mosca è stata costretta a dirottare “un gran numero” di truppe per difendere le sue linee di rifornimento piuttosto che continuare i suoi attacchi in Ucraina. Il ministero della Difesa del Regno Unito ha recentemente pubblicato un rapporto dell’Intelligence, nel quale si afferma che i problemi logistici continuano ad affliggere la “vacillante” invasione russa dell’Ucraina. «La riluttanza a manovrare attraverso il Paese, la mancanza di controllo dell’aria e le limitate capacità di collegamento stanno impedendo alla Russia di rifornire efficacemente le proprie truppe anche con elementi essenziali di base come cibo e carburante», sostiene il ministero della Difesa. E ancora: «I continui contrattacchi ucraini – prosegue – stanno costringendo la Russia a dirottare un gran numero di truppe per difendere le proprie linee di rifornimento. Questo sta limitando gravemente il suo potenziale offensivo».

3.00 – Il Pentagono: Putin potrebbe ricorrere al nucleare

Il presidente della Russia Vladimir Putin potrebbe ricorrere al nucleare se la guerra in Ucraina si trascina. Lo sostiene l’ultima valutazione della Defense Intelligence Agency (Dia), l’agenzia d’intelligence del Pentagono, che ritiene che Mosca sia in difficoltà sul campo. «Poiché questa guerra e le sue conseguenze diminuiscono lentamente la forza convenzionale della Russia, Mosca probabilmente farà progressivamente affidamento sul suo deterrente nucleare per proiettare forza sul suo pubblico domestico e all’estero», ha spiegato il tenente generale Scott Berrier, capo della Dia, in una audizione parlamentare. Le ragioni delle difficoltà della Russia, secondo Berrier, sono sostanzialmente due: «Una protratta occupazione di parti del territorio ucraino minaccia di indebolire l’esercito russo e di ridurre il suo arsenale di armi modernizzato mentre le conseguenti sanzioni economiche potrebbero causare una prolungata depressione economica e uno stato di isolamento diplomatico», è la prima. Mentre la combinazione della resistenza ucraina e delle sanzioni economiche minaccerà «la capacità della Russia di produrre munizioni a guida di precisione».

2.40 – L’incendio a Kharkiv

Un incendio è divampato in un grande mercato a Kharkiv dopo che i missili russi hanno colpito nuovi obiettivi nella città ucraina. Al momento non si segnalano vittime. Il mercato era stato chiuso dall’inizio dell’invasione russa. La città dell’ucraina orientale continua a essere colpita con pesanti bombardamenti e fuoco di artiglieria.

2.30 – Zelensky ai mercenari: meglio una vita lunga

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky avverte coloro che cercano di unirsi alle forze russe in Ucraina che questa sarà stata «la peggiore decisione della vostra vita», in un nuovo videomessaggio pubblicato stanotte su Facebook. «Una vita lunga è meglio dei soldi che vi vengono offerti per una breve», ha detto Zelensky affermando che l’Ucraina ha informazioni che l’esercito russo sta reclutando mercenari da altri Paesi.

2.00 – A Mariupol 100 attacchi al giorno

La cittadina di Mariupol viene colpita ogni giorno da 50 a 100 proiettili di artiglieria. «La città è sotto assedio da sedici giorni, più di 350.000 residenti di Mariupol continuano a nascondersi in rifugi e scantinati dai continui bombardamenti delle forze di occupazione russe», sostiene un comunicato del consiglio comunale. «Circa l’80 per cento del patrimonio immobiliare della città è stato colpito, di cui quasi il 30 per cento non può essere ripristinato», prosegue ancora il comunicato. Il consiglio precisa che le informazioni sulle vittime dell’attacco al teatro della città usato come rifugio sono ancora in fase di chiarimento.

1.05 – Combattimenti a Lugansk

Il governatore della provincia di Lugansk Serhiy Haidai ha detto che le forze russe continuano i bombardamenti sulla parte della provincia ucraina di Lugansk controllata dalle truppe ucraine, nel tenativo di avanzare verso la località di Rubizhne. Combattimenti, ha aggiunto Haidai, sono in corso praticamente in tutta la regione.

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