Zelensky al parlamento irlandese attacca l’Ue: «Basta indecisione sulle sanzioni: fermate Mosca con stop al petrolio e banche»

Il presidente ucraino, in un videomessaggio al parlamento irlandese, ha chiesto a Dublino di convincere l’Ue a introdurre ulteriori sanzioni contro la Russia

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio al parlamento irlandese, ha rimproverato l’«indecisione» degli europei nell’imporre sanzioni contro la Russia. Anche il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, su Twitter ha dichiarato: «Apprezzo il rafforzamento del quinto pacchetto di sanzioni dell’Unione Europea, dal divieto d’acquisto del carbone russo e quello di accesso per navi e tir russi ai porti e alle strade dell’Unione. Ma ci vorrà un embargo gas e petrolio e un de-SWIFTing di tutte le banche russe per fermare Putin. I tempi difficili richiedono decisioni difficili». Zelensky, dopo aver ringraziato l’Irlanda «per aver sostenuto le sanzioni contro la Russia», malgrado la neutralità del Paese, ha chiesto al Paese di mostrare «più leadership nella coalizione contro la guerra» e di convincere l’Unione Europea a introdurre sanzioni più rigide contro la Russia «che farebbero davvero in modo che la macchina da guerra russa si fermi: dobbiamo porre fine al commercio con la Russia, dobbiamo tagliare i legami delle banche russe con il sistema globale, e tagliare le fonti del loro reddito dal loro petrolio che usano per le loro armi e le uccisioni». Nella giornata di ieri, la Commissione europea ha proposto ai Ventisette l’inasprimento delle sanzioni contro Mosca. Le nuove misure sono oggi al vaglio del Parlamento europeo. Tra le nuove sanzioni è previsto il blocco all’import del carbone dalla Russia, che rappresenta il 45 per cento delle importazioni dall’Ue, lasciando però fuori, al momento, gas e petrolio. Ma un possibile embargo sul petrolio (25 per cento degli acquisti europei) e sul gas (45 per cento delle importazioni Ue) sono da giorni oggetto di discussione tra gli Stati membri.


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