Pride a Milano, 300 mila persone in piazza. L’annuncio di Sala: «Torna il riconoscimento dei figli di coppie omogenitoriali» – I video

Sfila nelle strade della città il corteo per i diritti della comunità Lgbtq+

L’onda arcobaleno del Pride torna a sfilare e manifestare nel centro di Milano. Ad aprire il corteo uno striscione che recita lo slogan scelto per questa edizione: «Diritti senza conflitti». Tra le bandiere e i cartelli, spiccano quelli per chiedere giustizia per Cloe Bianco, l’ex docente suicida alla quale è stato tolto il ruolo di insegnante a seguito del suo coming out come persona transgender. Secondo le stime degli organizzatori sono state 300mila le persone che hanno preso parte alla manifestazione, tra cui i rappresentanti delle associazioni Lgbtqia+ e alcuni esponenti del Pd e del M5s che fanno parte del Consiglio regionale della Lombardia, che nei giorni scorsi ha però negato il patrocinio al Pride di quest’anno. Una decisione non condivisa dal sindaco di Milano, Beppe Sala: «Da Fontana ci dividono tante cose, su altre troviamo la formula per lavorare insieme, ma non deve essere un modo di dire: il sindaco è il sindaco di tutti, e probabilmente anche il governatore deve esserlo di tutti». Il primo cittadino di Milano durante la manifestazione ha poi annunciato che il comune di Milano ha riattivato il riconoscimento dei figli nati in Italia da coppie omogenitoriali. Il capoluogo lombardo, infatti, aveva già iniziato a riconoscere i figli delle coppie omogenitoriali ma, come spiegato da Sala, «avevamo avuto sentenze avverse e il Parlamento doveva legiferare. Ho aspettato che lo facesse, ma non si sono mossi e dovevo fare la mia parte».


Foto e video in copertina: Ygnazia Cigna per Open


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