Gas, il piano Ue contro la crisi: verso un taglio obbligatorio dei consumi

Il documento verrà presentato domani: nel testo è previsto un meccanismo a maggioranza qualificata che impedirebbe ai Paesi membri di imporre il veto

Un taglio obbligatorio dei consumi a livello Ue sulle forniture di gas. È questa una delle misure contenute nella nuova bozza del piano europeo per la riduzione della domanda, che sarà presentato domani, 20 luglio, dalla Commissione europea. Secondo quanto si apprende dal testo circolato in queste ore, il taglio entrerà in vigore in caso di grave carenza di forniture nei prossimi mesi. Secondo quanto scrive Politico, il piano della Commissione prevede un meccanismo giuridico che consente ai Paesi di decidere se adottare o meno le misure a maggioranza qualificata. Un sistema che di fatto aggirerebbe il Parlamento europeo e negherebbe ai singoli Paesi la possibilità di porre il veto ai piani. L’obiettivo è quello di ottenere l’ok dal Consiglio europeo durante il vertice straordinario sull’energia previsto per il 26 luglio.


La discussione, comunque, è ancora in corso: la percentuale dei tagli obbligatori si aggira a ora tra il 5 e il 20 per cento, con l’aspettativa di un accordo finale tra il 10 e il 15 per cento. Dal documento aggiornato, sono stati eliminati i riferimenti all’obbligo per gli edifici pubblici di limitare il riscaldamento a 19 gradi e i condizionatori a 25, contenuti in una prima versione del testo. L’intervento straordinario europeo si è fatto più urgente a seguito delle comunicazioni dell’esportatore russo di gas Gazprom, che in una lettera di ieri, 18 luglio, si è appellato a «cause di forza maggiore» per giustificare lo stop del gasdotto Nord Stream 1, previsto fino al 21 luglio. Gazprom ha già tagliato o ridotto le consegne ai clienti di 12 paesi Ue, e si teme che il Cremlino possa decidere di non riavviare il gasdotto che collega la Russia alla Germania.


Immagine di copertina: EPA/MARTIN DIVISEK

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