La crisi di governo e i nervi tesi nel Pd: Madia chiude al M5s, Letta la smentisce

La deputata in un’intervista a Repubblica: con Conte c’è incompatibilità. Fonti del Nazareno: «Non riflette il pensiero della segreteria»

Stamattina la deputata del Partito Democratico Marianna Madia ha rilasciato un’intervista a Repubblica per dire che il Movimento 5 Stelle è incompatibile con il Pd. «Io non ho dubbi sul fatto che la responsabilità di questa crisi è del M5s», ha esordito Madia nel colloquio con Giovanna Vitale. E ancora: «Posto che ancora bisogna capire cosa faranno sulla fiducia, quel che più mi colpisce in questa brutta vicenda è la spregiudicatezza. Oggi l’Italia oggi vive tali e tante emergenze – guerra, pandemia, crisi energetica, inflazione, carestia, siccità immigrazione – che avrebbe bisogno di leader in grado di mettere davanti a tutto l’interesse nazionale il grido di dolore di migliaia di famiglie e di imprese che rischiano di non farcela». Poi la bordata finale: «L’alleanza? Rispondo solo per me stessa. Penso che con il M5S di Conte ci sia una incompatibilità di cultura politica che preclude qualunque intesa futura. Il punto qui non è accordarsi su un programma, di temi condivisi ce ne sono tanti. Esiste però una profonda differenza sul modo di intendere la politica come servizio al Paese: se apri una crisi senza badare a ciò che ti succede intorno, alla sofferenza degli italiani, per quanto mi riguarda non è possibile alcuna alleanza». Ma pochi minuti fa fonti del Nazareno hanno fatto sapere che l’intervista alla deputata «non riflette il pensiero della segreteria Pd». In attesa dello showdown di Draghi al Senato i nervi sono tesi.


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