Capitol Hill, Bannon dichiarato colpevole di oltraggio al Congresso. L’ex ideologo di Trump: «Persa una battaglia, non la guerra»

Bannon si era rifiutato di testimoniare alla Commissione di inchiesta nata per fare luce sull’assalto al Campidoglio

Nelle ultime settimane la Commissione d’inchiesta formata dal governo degli Stati Uniti ha indagato sul ruolo di Donald Trump durante l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio del 2021. Mentre il Congresso affrontava tutti i passaggi di quella giornata, a Washington nell’ultima settimana è andato in scena un processo che ha avuto come protagonista una delle persone più vicine a Trump all’inizio della sua presidenza. Steve Bannon è stato processato da un tribunale di Washington per aver rifiutato di testimoniare proprio alla Commissione del Congresso sull’assalto a Capitol Hill. Una Commissione da cui è emerso che Trump ha seguito gli scontri in tv invece di intervenire per sedarli. Ora Bannon rischia da un minimo di 30 giorni a un massimo di due anni di carcere. «Abbiamo perso una battaglia ma non perderemo la guerra», ha commentato dopo la sentenza.


Il Washington Post ricorda però che non è facile capire quale sarà il futuro di Bannon. I casi di processi per oltraggio al Congresso sono infatti ormai molto rari e nessuno è stato incarcerato per questo reato almeno dalla Guerra Fredda. Bannon aveva provato all’ultimo a evitare questo processo, dicendo che avrebbe collaborato con la Commissione di inchiesta ma ai giudici che si stavano occupando del caso non è bastato. Dalle informazioni emerse fino a questo momento Bannon e Trump si sarebbero sentiti due volte il 5 gennaio, il giorno prima dell’assalto a Capitol Hill. Anche se Bannon è stato allontanato dalla Casa Bianca già nel 2017, non ha mai chiuso i rapporti con Donald Trump.


Immagine di copertina: EPA/JIM LO SCALZO

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