L’endorsement di Trump, i sondaggi e il possibile arrivo di Mélenchon: così Conte e il M5s fanno paura a Pd e Lega

Le rilevazioni danno i grillini in crescita. E qualcuno anche sopra il Carroccio. La strategia dell’ex Avvocato del Popolo: pescare voti a sinistra

Nei sondaggi il Movimento 5 Stelle continua a crescere. La rilevazione di Swg lo dà molto vicino (a volte sopra) alla Lega. E mentre arriva anche l’endorsement di Donald Trump («come sta andando il mio ragazzo? Giuseppe, sì, ho lavorato con lui. Spero che faccia bene»), c’è l’ipotesi Jean-Luc Mélenchon a Roma. Il leader della France Insoumise è un modello per Conte. E secondo un retroscena de La Stampa potrebbe arrivare in Italia questa settimana. Per incontrare proprio l’ex Avvocato del Popolo. Anche se a Parigi nessuno conferma e i vertici del M5s dicono di non saperne nulla. L’incoronazione da parte di Mélenchon servirebbe politicamente a Conte. Perché anche se alla fine l’alleanza a sinistra è saltata – e con quella anche l’ipotesi di candidare alcuni big – è chiaro che la crescita del M5s nei sondaggi “pesca” a sinistra. Per questo Conte chiude le porte a ogni ipotesi di alleanza con la destra. Anche in chiave governativa. Mentre sposta l’asse del partito: «Siamo più radicali del Pd e lo abbiamo dimostrato con i fatti, proponendo un’agenda sociale a Draghi», dice il leader. Ben sapendo che così continua ad attirare un elettorato che a torto o a ragione non si sente rappresentato dal Pd a guida Letta. E che l’alleanza con i Dem si potrà ricostruire dopo le elezioni, soprattutto in caso di sconfitta alle urne per il Nazareno. Anche se, conclude La Stampa, a livello nazionale restare da soli all’opposizione contro tutto e tutti, come nel 2013, conviene.


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