Romano La Russa, la Procura di Milano apre un’indagine esplorativa sul saluto romano al funerale del cognato

Al momento non c’è alcuna ipotesi di reato né indagati. Per FdI non è stato commesso alcun «atto illecito»

La Procura di Milano ha aperto un fascicolo esplorativo sul presunto saluto romano eseguito da Romano La Russa immortalato in un video pubblicato da Il Fatto Quotidiano. Si tratta di indagine iniziale, che non ha quindi alcuna ipotesi di reato e alcun indagato. Coordinata dalla Digos della questura di Milano, dovrà verificare in modo ufficiale che l’assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia abbia effettivamente eseguito il saluto fascista. In una serie di dichiarazioni, La Russa ha dichiarato di non aver alzato il braccio, ma che comunque quel gesto ritratto nel video rappresenterebbe un «presente, rito militare non fascista» per un «militante di vecchia data, un amico fraterno». Si parla di suo cognato, Alberto Stabilini, ex militante del Fronte della Gioventù, del quale si stava celebrando il funerale. Il corteo, inoltre, è passato anche di fronte alla vecchia sede della Giovine Italia, l’associazione studentesca legata al Movimento sociale italiano. Romano La Russa, fratello di Ignazio e anche lui iscritto a Fratelli d’Italia, ha ricevuto comunque il sostegno da parte del partito guidato da Giorgia Meloni che in una nota ha scritto come non sia stato «commesso alcun atto illecito, come fior di sentenze di numerosi Tribunali confermano».


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