Fuga dei russi, il Cremlino ammette: «Reazione isterica per carenza di informazioni»

Dopo il panico iniziale creato dall’annuncio di una mobilitazione militare, il portavoce Peskov assicura: «Abbiamo rimediato»

La mobilitazione militare parziale annunciata da Vladimir Putin ha portato a una «reazione isterica». Ad ammetterlo è Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, all’agenzia di stampa russa Tass. Secondo Peskov, «si poteva in qualche modo capire la reazione isterica ed estremamente emotiva delle prime ore dopo l’annuncio, o anche nella prima giornata, perché vi era una certa mancanza di informazioni, ma già dalla giornata di ieri sono state attivate tutte le linee di informazione necessarie». Nei giorni scorsi, l’annuncio del reclutamento di 300 mila riservisti aveva scatenato il panico di una parte della popolazione russa: i biglietti dei voli aerei per lasciare la Russia sono finiti in poche ore e migliaia di auto si sono incolonnate al confine con la Georgia per cercare di abbandonare il Paese. Anche tra chi è rimasto, non tutti si sono mostrati d’accordo con la decisione di Putin: a poche ore dal suo discorso, migliaia di persone sono state arrestate per aver protestato contro la guerra.


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