Saluto romano al funerale, La Russa resta assessore della regione Lombardia: respinta la mozione

La mozione a prima firma del capogruppo del Pd, Fabio Pizzul, chiedeva la revoca della nomina ad assessore regionale

L’assessore alla Sicurezza della regione Lombardia, Romano La Russa, resta al suo posto. È stata respinta – oggi, martedì 4 ottobre – la mozione che chiedeva di «revocare la nomina ad assessore regionale, per un atto di celebrazione al fascismo», presentata dal capogruppo del Pd, Fabio Pizzul e sottoscritta da numerosi esponenti di tutti i gruppi di minoranza. L’assessore di Fratelli d’Italia, fratello di Ignazio, subentrato nella giunta di Attilio Fontana – assente questa mattina al dibattito – al posto di Riccardo De Corato che aveva deciso di candidarsi al parlamento, potrà riprendersi la nomina e mantenere il suo posto in regione Lombardia. 


La vicenda

Il provvedimento è arrivato dopo che l’assessore La Russa, in occasione dei funerali del cognato e storico esponente dell’estrema destra milanese e in passato membro del Fronte della Gioventù (l’organizzazione giovanile del Msi), Alberto Stabilini, aveva partecipato al «rito del presente». Il gesto era stato immortalato in un video – pubblicato lunedì 19 settembre – dove si vedeva un gruppo di persone, con al centro Romano La Russa, urlare «presente» per Stabilini e tendere il braccio destro. Dopo la pubblicazione del video, La Russia aveva dichiarato di non aver alzato il braccio, spiegando che quel gesto rappresentava un «presente, rito militare non fascista» per un «militante di vecchia data, un amico fraterno». A prendere le difese dell’assessore anche la sezione lombarda di Fratelli d’Italia che in una nota aveva affermato che La Russa «ha invitato tutti a non fare il saluto romano durante il presente». 


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