Attacchi hacker ai siti degli aeroporti Usa: «Vengono dalla Russia»

Il gruppo filo-russo Killnet ha rivendicato l’attacco. Lo stesso che nei mesi scorsi aveva colpito anche in Italia, prendendo di mira i siti dei porti di Genova e Savona e diversi aeroporti del Nord

Mentre l’esercito russo continua a bombardare le città dell’Ucraina, gli hacker della Federazione Russa hanno preso di mira i siti web di alcuni scali aeroportuali degli Stati Uniti, secondo quanto riferito da alti funzionari statunitensi a diverse emittenti statunitensi, tra cui Abc e Cnn. Gli attacchi ai siti degli aeroporti statunitensi si sono limitati unicamente alle pagine esterne consultabili dalle persone in viaggio, senza andare a intaccare la rete che gestire il controllo, le comunicazioni e il coordinamento del traffico aereo o la sicurezza dell’aviazione negli Stati Uniti. Come spiegato dalla fonte menzionata da Abc, infatti, «gli attacchi hanno portato a una “negazione dell’accesso pubblico” mirata ai domini Web rivolti al pubblico che segnalano i tempi di attesa e la congestione degli aeroporti». Nella lista dei siti degli scali colpiti dagli attacchi ci sono l’aeroporto internazionale di Des Moines, dello scalo internazionale di Los Angeles, dell’aeroporto internazionale di Chicago O’Hare e dello scalo internazionale Hartsfield-Jackson di Atlanta.


L’attacco è stato rivendicato dal gruppo filo-russo Killnet che, in un post pubblicato su Telegram alcune ore fa, estendeva l’invito a tutti gli hacker del mondo ad attaccare le maggiori infrastrutture critiche degli Stati Uniti. Nella lista degli obiettivi da colpire erano inclusi diversi siti degli scali aeroportuali statunitensi. Ma il collettivo filorusso di hacker non è nuovo a questo genere di attacchi, non solo negli Stati Uniti. Nei mesi scorsi, infatti, gli hacker di Killnet avevano preso di mira – in particolare con attacchi DDoS – anche diversi obiettivi in Italia, tra cui i porti di Genova e Savona e i siti di diversi aeroporti del Nord Italia. La tipologia di attacco utilizzata dal collettivo di Killnet, come spiegato alla Cnn da John Hultquist, vicepresidente della società di cybersecurity di Google Mandiant, gli attacchi DDoS sono favoriti da attori di varia sofisticazione «perché portano a risultati visibili, ma questi incidenti sono generalmente superficiali e di breve durata».


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