Mosca denuncia raid ucraino nel sud della Russia, blackout a Belgorod: «Colpita la rete elettrica»

Secondo fonti di Mosca, sarebbe partita la controffensiva ucraina in Russia nella regione confinante con Kiev. La stessa più volte colpita da attacchi aerei finora mai rivendicati dall’esercito ucraino

Sarebbero almeno 2 mila le persone rimaste senza corrente elettrica a seguito di un raid ucraino nel sud della Russia. Lo denuncia Vyacheslav Gladkov, il governatore della regione russa di Belgorod, al confine con la città ucraina di Kharkiv. Gladkov ha affermato che le forze ucraine hanno bombardato una sottostazione elettrica nella città di confine di Shebekino. Non ci sarebbero state vittime nè feriti. Sempre secondo il messaggio inviato sul suo canale Telegram, sul posto sarebbero accorsi il vice di Gladkov, Konstantin Polezhaev, il capo del distretto Vladimir Zhdanov, il ministero per le situazioni di emergenza e la polizia. Sarebbero in corso i lavori per ripristinare l’alimentazione.


Non è la prima volta che le autorità russe denunciano attacchi nella regione al confine con l’Ucraina. L’ultimo episodio risale allo scorso luglio, quando il Ministero della difesa di Mosca parlò di «un attacco deliberato con missili balistici Tochka-U con munizioni a grappolo e droni Tu-143 Reis sulle aree residenziali, dove non ci sono militari», che oltre a Belgorod avrebbe colpito anche la città russa di Kursk. Ad aprile, Gladkov aveva denunciato sul suo canale Telegram che un deposito di munizioni era andato in fiamme vicino al villaggio di Staraya Nelidovka. Già da marzo, tuttavia, venivano registrate esplosioni nella regione, che avrebbero portato alla morte di quattro militari russi: l’Ucraina, però, non ha rivendicato l’attacco.


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