Sono entrate al Quirinale, poco prima delle 10.30, le delegazioni dei partiti che hanno vinto le elezioni. Arrivati gli esponenti di Fratelli d’Italia, con il trio formato da Giorgia Meloni e i capigruppo Luca Ciriani e Francesco Lollobrigida, della Lega, con Matteo Salvini alla testa del gruppo composto da Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, di Forza Italia, con Silvio Berlusconi – ma anche Antonio Tajani – davanti a Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo, e di Noi moderati, partito guidato da Maurizio Lupi. Al termine del colloquio con Sergio Mattarella – durato una decina di minuti -, c’è stata una dichiarazione unitaria alla stampa, fatta da Meloni. È ancora da chiarire e se la presidente del Consiglio in pectore accetterà l’incarico – che potrebbe esserle assegnato già nel pomeriggio – con o senza riserva. Bisognerà aspettare, ad ogni modo, il rientro di Mario Draghi da Bruxelles prima che il prossimo governo possa fare il suo giuramento: è una questione di garbo istituzionale.
La dichiarazione di Meloni
«Tutta la coalizione, che non a caso si è presentata insieme alle consultazioni, ha dato un’indicazione unanime come rappresentanza della maggioranza parlamentare, proponendo al presidente della Repubblica l’indicazione della sottoscritta come persona incaricata di formare il nuovo governo». Così la presidente del Consiglio in pectore, il cui nome è stato indicato all’unanimità dalla coalizione. Meloni, prima di lasciare la sala del Quirinale allestita per la stampa, ha aggiunto: «Attendiamo ovviamente le determinazioni del Presidente della Repubblica, che ringraziamo per il suo magistero. Noi siamo pronti e vogliamo procedere nel minor tempo possibile». Poi, arrivando negli uffici della Camera, la leader di Fratelli d’Italia ha spiegato ai cronisti che il colloquio con il capo dello Stato è durato così poco perché «le idee sono abbastanza chiare».
Breve colloquio tra i leader del centrodestra prima di lasciare il Quirinale – Il video
Berlusconi annuisce durante la dichiarazione di Meloni – Il video
Un partito, due leader: per Forza Italia ci sono sia il presidente del partito Berlusconi che il coordinatore nazionale Tajani
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