Regno Unito, primi due candidati per il dopo-Truss. Incognita Boris Johnson: l’ex premier a caccia di firme

Secondo i media britannici sembra sempre più lontana la possibilità che l’ex premier sostenga l’ex ministro dell’Economia del suo governo. che intanto ha ufficializzato la sua candidatura alla guida del partito conservatore

Rishi Sunak, l’ex cancelliere dello Scacchiere del Regno Unito, responsabile del ministero dell’Economia, si è ufficialmente candidato a diventare il prossimo leader del partito conservatore britannico, e di conseguenza primo ministro, dopo le dimissioni di Liz Truss del 20 ottobre scorso. In un messaggio ai Tory e alla nazione tutta si è impegnato a portare a termine il manifesto elettorale del 2019, «rimettere in sesto l’economia, unire il nostro partito e portare a casa il risultato per il nostro Paese». Sunak, 42enne, ha dichiarato che intende farlo con «competenza e integrità». Se l’ex cancelliere dovesse essere eletto, diventerebbe il primo capo del governo del Regno Unito di origini indiane, risalenti a quando il subcontinente era una colonia britannica. Sunak scende in campo contro Penny Mordaunt l’attuale leader della Camera dei Comuni, l’unica – oltre a lui – ad essersi candidata formalmente. Al momento non è invece pervenuta una proposta di ritorno ufficiale da parte dell’ex premier Boris Johnson – rientrato nel Paese in anticipo da una vacanza a Santo Domingo – che ieri sera si è incontrato con Sunak per trovare un accordo che però non è venuto alla luce.


Quanto è probabile un ritorno di BoJo?

Le fonti del Guardian e del Times fanno sapere attualmente Sunak può contare su oltre 120 voti a favore già dichiarati all’interno del partito, contro i 56 di Mordaunt. Il quorum per accedere alla votazione è fissato a 100 dei 357 deputati Tory. I membri che si sono dichiarati a favore di un ritorno di Johnson sono circa 50, ma secondo alcuni analisti e membri del partito, diversi altri – sufficienti per raggiungere il quorum – sono in attesa di un annuncio ufficiale che formalizzi che BoJo e Sunak non giungeranno a un accordo. I due hanno parlato a lungo ieri, fino a tarda notte, per arrivare a un accordo di governo, ma i dettagli di quest’ultimo non sono stati rivelati. Se entrambi dovessero candidarsi, si avrebbe la certezza che un’intesa non è stata trovata. La scadenza per presentare le candidature è fissata alle 14 di lunedì 24 ottobre, mentre il voto si terrà nel pomeriggio dello stesso giorno, quando si saprà chi diventerà il nuovo primo ministro britannico. Se Sunak sarà l’unico ad aver ottenuto almeno 100 endorsement, verrà automaticamente eletto.


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