Gas, a novembre bollette più care del 13,7%: in un anno +63,7%. Il calcolo sulla «catastrofe» per le famiglie

«Nuovo tsunami sugli italiani, il governo intervenga immediatamente modificando il Dl Aiuti quater», avverte l’Unc

Bollette in crescita per le famiglie in tutela. Il calo del mese di ottobre, con il -12,9%, a novembre rimane un miraggio con un un aumento del +13,7%. A comunicare le cifre è l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera): il documento aggiornato impone un incremento del prezzo della materia prima gas per i clienti con contratti in condizioni di tutela fissato a 9,12 euro al Megawattora, pari alla media dei prezzi rilevati quotidianamente durante tutto il mese scorso. Per novembre il prezzo di riferimento del gas per il cliente tipo è pari a 122,41 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse. Un costo che comprende la spesa per la materia del gas naturale (102,14 euro) aumentato del 16% circa rispetto a ottobre e la vendita al dettaglio (5,60 euro), uguale al valore del mese scorso.


+63,7% di spesa in un anno

Se si considera poi l’anno tra il primo dicembre 2021 e il 30 novembre 2022 la spesa di una famiglia tipo con consumi medi di gas per 1.400 metri cubi annui, risulta pari a circa 1.740 euro: un aumento del 63,7% rispetto ai 12 mesi dell’anno precedente. Arera ricorda che, come previsto del decreto Aiuti Bis, «per il quarto trimestre l’Autorità ha azzerato gli oneri generali di sistema anche per il gas e confermato il potenziamento del bonus sociale per le famiglie con un livello Isee fino a 12mila euro, 20mila per le famiglie numerose».


Le associazioni dei consumatori: «Il governo intervenga subito»

A reagire alle nuove cifre di spesa fornite da Arera è stato il Codacons. «Le nuove tariffe decise oggi da Arera equivalgono ad una spesa per la fornitura di gas che raggiunge quota 1.713 euro annui a famiglia», spiega commentando i nuovi prezzi del gas disposti dall’Autorità per il mese di novembre. «Rispetto alle tariffe in vigore nell’ultimo trimestre del 2021, l’aumento è pari al 26,4%, con la spesa del gas che, a causa dell’aggiornamento odierno, sale in media di +358 euro a famiglia», continua l’associazione dei consumatori. Il presidente Carlo Rienzi parla di una previsione «in tempi non sospetti» già pessimista sull’aumento delle tariffe del gas con la ripresa della domanda. «I nostri timori trovano purtroppo conferma», ora commenta, «il rincaro delle tariffe aggraverà la spesa delle famiglie e andrà ad aggiungersi alla sfilza di aumenti che si sta abbattendo sugli italiani». A definirla una «catastrofe» è il responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori Marco Vignola. «Il governo intervenga immediatamente modificando il Dl Quater, altrimenti sarà un Natale in bianco per le famiglie», ha avvertito.

«Già le bollette erano da infarto e insostenibili, ma ora si è abbattuto un nuovo tsunami sugli italiani», continua il responsabile. Secondo lo studio diffuso dall’Unc, per una famiglia tipo in tutela il 13,7% di aumento significa spendere su base annua 207 euro in più. La spesa totale nei dodici mesi, dal 1° novembre 2022 al 1° ottobre 2023 nell’ipotesi di prezzi costanti, «arriva alla cifra lunare di 1.714 euro, che sommati ai 1.782 della luce già scattati il 1° ottobre, determinano una stangata complessiva pari a 3.496 euro». L’Unione Nazionale Consumatori si rivolge poi all’operato dell’esecutivo: «Il governo Meloni avrebbe dovuto calmierare le bollette di questo trimestre con il Dl Aiuti quater come avevamo chiesto. Purtroppo non non lo ha fatto. Intervengano ora, in fase di conversione del decreto, retroattivamente sul mese di novembre, come fece Draghi in passato», spiega Vignola. E sulla manovra il quadro non sarebbe migliore: «Anche lì non c’è abbastanza per le famiglie. In pratica anche per il 2023 ci si limita solo a ripetere quanto già fatto da Draghi, che però non basta più per evitare aumenti. Non pretendevamo che si facesse come in Germania, dove le bollette di dicembre le paga lo Stato, ma ci aspettavamo almeno un passettino in più», conclude.

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