I segreti di Olanda-Argentina: Weghorst intimidiva i rigoristi avversari con Dumfries, espulso lontano dalle telecamere

Otamendi parla di ripetute provocazioni subite dai rigoristi dell’Albiceleste. Il terzino dell’Inter, trattenuto a fatica dai compagni, perde la testa dopo il triplice fischio

All’indomani del match tra Olanda e Argentina le polemiche si sono concentrate sull’esultanza dei sudamericani che, dopo aver vinto la sfida ai calci di rigore con il penalty di Lautaro Martinez, si sono avvicinati agli avversari gridando di gioia. A spiegare la natura di quel gesto è stato Nico Otamendi, difensore dell’Albiceleste: «C’era un giocatore olandese che si avvicinava puntualmente a ogni nostro rigorista e gli diceva cose per innervosirlo. La foto – della polemica – è stata diffusa senza contesto. Il nostro festeggiamento era in risposta al loro atteggiamento». Insomma, quella dei giocatori argentini sarebbe stata una reazione al comportamento di alcuni Orange. I principali accusati sono Weghorst e Dumfries. In alcune immagini diffuse sui social si vede il terzino dell’Inter staccarsi dal gruppo olandese e, insieme ad altri compagni di squadra, avvicinarsi a Martinez, mentre quest’ultimo stava andando sul dischetto. Dumfries lo affronta faccia a faccia, l’arbitro prova ad allontanare tutti. Qualche attimo prima che l’attaccante argentino prendesse il pallone in mano per posizionarlo sul dischetto, anche l’ultimo battitore dell’Olanda, Luuk De Jong, gli sussurra qualcosa per provocarlo. Martinez non abbocca al tranello e riesce comunque a segnare il penalty che porta l’Argentina agli ottavi. Dopo la fine del match, Dumfries perde la testa. Forse sbeffeggiato da un argentino, inizia a inseguire gli avversari in campo. De Ligt e De Vrij lo trattengono a fatica finché l’arbitro gli mostra il secondo cartellino giallo. Una volta espulso, l’esterno azzurro riprende la sua personale caccia all’uomo. Placcato in qualche modo da Tagliafico, Dumfries viene calmato e accompagnato negli spogliatoi.


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