Covid, l’Oms dopo l’incontro con funzionari cinesi: «Pechino si impegni a condividere i dati in tempo reale»

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha incontrato le autorità cinesi per discutere dell’aumento delle infezioni da Covid-19 nel Paese

L’Organizzazione mondiale della Sanità ha incontrato oggi, 30 dicembre, funzionari cinesi per fare il punto sull’attuale aumento delle infezioni da Covid-19 in Cina. Lo ha comunicato l’Oms con una nota. «L’incontro – si legge nel comunicato – è stato organizzato per cercare ulteriori informazioni sulla situazione e per offrire l’esperienza dell’Oms e dare ulteriore supporto». Durante il colloquio, l’agenzia sanitaria delle Nazioni Unite ha nuovamente chiesto a Pechino «la condivisione regolare di dati relativi alla situazione epidemiologica inclusi quelli sul sequenziamento, dati sull’impatto della malattia come quelli relativi ai ricoveri e decessi in unità di terapia intensiva e dati sullo stato delle vaccinazioni, soprattutto nelle persone vulnerabili e negli ultrasessantenni». Questa mole di dati – continua l’Oms – dovrà essere presentata «in una riunione del gruppo tecnico sull’evoluzione del virus prevista per il 3 gennaio». Nel gigante asiatico, i contagi hanno iniziato ad aumentare sensibilmente a novembre, ma è da quanto il Paese ha abbandonato la politica zero Covid, allentando gran parte delle severe restrizioni, che il Coronavirus sta circolando con insistenza. Secondo l’ultima stima diffusa da Airfinity, associazione di esperti che analizza dati sanitari, citata dal Guardian e pubblicata ieri, 29 dicembre, in Cina si registrerebbero fino a 9mila morti al giorno a causa del virus. Numeri – questi – che sembrano fare a pugni con le statistiche ufficiali diramate dalle autorità cinesi. Per questo motivo, specifica l’Oms, è necessaria «una pubblicazione tempestiva dei dati al fine di aiutare la comunità globale a formulare accurate valutazioni del rischio e fornire risposte efficaci».


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