Covid, segnali allarmanti dagli ospedali. Fiaso: «Ricoveri per polmonite aumentati del 9,6% in 7 giorni. Fragili sempre meno protetti»

«Si tratta di un dato che potrebbe aumentare se non vengono fatte robuste azioni di prevenzione attraverso la vaccinazione», spiega il presidente Giovanni Migliore

Dalla Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere arrivano dati preoccupanti sul numero di ricoveri per Covid in Italia. L’ultimo monitoraggio Fiaso registra negli ultimi sette giorni un aumento delle ospedalizzazioni pari al 9,6%: a crescere è il numero di tutti quei pazienti arrivati nelle strutture sanitarie con un’insufficienza respiratoria o polmonite causate dall’infezione. Nella rilevazione degli ospedali sentinella della rete Fiaso appare invece in diminuzione la curva generale dei ricoveri Covid in Italia, relativa a tutti i pazienti ospedalizzati e attualmente risultanti positivi al virus, con un – 0,7% rispetto nel monitoraggio precedente. Sulle polmoniti in crescita il report fornisce poi ulteriori dettagli: attualmente i ricoverati per Covid occupano il 39% dei posti letto e l’87% di loro non ha effettuato la dose di richiamo negli ultimi mesi, «nonostante altre patologie e un’età media di 75 anni». La percentuale dei ricoverati «con Covid» scende invece al 61%, comprendendo quindi tutti quei pazienti arrivati in ospedale per la cura di altre patologie e che attualmente risultano positivi al virus senza avvertire sintomi respiratori e polmonari.


«Fragili sempre meno protetti. I dati potrebbero salire ancora»

Per quanto riguarda le terapie intensive la curva appare stabilite, con il 68% dei pazienti ricoverati «per Covid» con conseguenze gravi dell’infezione. La percentuale dei soggetti non vaccinati in rianimazione resta del 36% con un età media di 71 anni. E l’allarme lanciato da Fiaso è proprio sulle mancate immunizzazioni: «La popolazione dei fragili è sempre meno protetta», spiega il presidente Giovanni Migliore, «come dimostra l’elevata proporzione di pazienti che non hanno effettuato la dose di richiamo negli ultimi sei mesi e stanno arrivando in ospedale per conseguenze dell’infezione da Covid». E la prospettiva per il prossimo periodo sembra non essere incoraggiante: «Si tratta di un dato che potrebbe aumentare se non vengono fatte robuste azioni di prevenzione attraverso la vaccinazione, soprattutto da parte dei medici di famiglia».


Calano i ricoveri pediatrici

Sul fronte dei ricoveri tra i più piccoli, appare in calo, sempre secondo il monitoraggio Fiaso, la percentuale di ospedalizzazione negli under 18: – 6,3% in una settimana. Il timore ora è per la riapertura delle scuole: «La prossima settimana riaprono gli istituti scolastici e potrà esserci un’intensificazione della circolazione virale», spiega Migliore. Al momento l’86% dei pazienti pediatrici ricoverati «con Covid» ha un’età compresa tra 0 e 4 anni. Un solo paziente, secondo il report, risulta in terapia intensiva.

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