Cresce l’ondata Covid in Cina, le stime dal Regno Unito: 14 mila morti al giorno. A Shanghai positivo il 70% della popolazione

Solo quattro giorni fa la stima della società britannica Airfinity che si occupa di analizzare dati sanitari aveva calcolato 9mila morti giornalieri nel Paese asiatico

Sono saliti a 14 mila i morti da Coronavirus giornalieri registrati in Cina secondo la stima della britannica Airfinity, una società di esperti che analizza dati sanitari che appena quattro giorni fa ne stimava 9 mila. I decessi arriverebbero a fronte di circa 2,17 milioni di contagi giornalieri, cifra esplosa da quando Pechino ha abbandonato la politica zero Covid e i suoi strettissimi lockdown. I numeri, spiega Airfinity, sono basati sull’elaborazione dei dati diffusi dalle province cinesi prima che le disposizioni cambiassero. Il gigante asiatico, infatti, ora considera le morti causate dal Covid solo quando queste colpiscono individui sani senza patologie pregresse. Ufficialmente, infatti, sono stati solo 6 i morti dall’allentamento delle restrizioni nella prima metà di dicembre. Tutt’altri i numeri di Airfinity, che indica quasi 162 mila morti dall’1 dicembre e 28,5 milioni di casi nello stesso periodo.


«A marzo 4,2 milioni di casi al giorno»

Testate come The Bmj fanno notare come la Cina, che fin dall’inizio della pandemia ha segnalato solo i casi sintomatici, abbia di fatto smesso di contare morti e contagi, abbandonando i tamponi effettuati in maniera sistematica. Il modello di Airfinity prevede che verranno raggiunti 4,2 milioni di casi giornalieri a inizio marzo e gli 1,7 milioni di morti entro aprile.


A Shanghai il 70% della popolazione è positivo

Tra le città più colpite c’è Shanghai, dove il 70% della popolazione, 18 milioni di persone, pare essere infetto e i casi quotidiani potrebbero toccare il milione al giorno secondo le autorità locali citate dall’Ansa. Si tratterebbe di un’incidenza che supera di 20-30 volte quella del picco di aprile e maggio 2022, quando i lockdown e le altre restrizioni in vigore bloccarono quasi tutte le attività del porto più grande del mondo, sferrando un duro colpo alla catena di approvvigionamento mondiale. In questi giorni, i pazienti Covid stanno sovraccaricando gli ospedali della città da 27 milioni di abitanti. Centinaia di pazienti si trovano in barelle stipate nei reparti di emergenza, nei corridoi, e persino sui marciapiedi intorno agli ospedali. Il sistema sanitario sarebbe stato sopraffatto ed è virtualmente impossibile anche solo procurarsi farmaci antinfluenzali.

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