Il virologo tedesco: «Vi spiego perché la pandemia è finita e il Coronavirus è ormai endemico»

Thomas Mertens, presidente della commissione sui vaccini in Germania, dice la sua sulle varianti e sulle vaccinazioni

Il virologo tedesco Thomas Mertens è il presidente di Stiko, la commissione sui vaccini istituita presso il Robert Koch Institut. Oggi, in un’intervista al Corriere della Sera, spiega perché i pericoli sulle nuove varianti dalla Cina sono secondo lui bassi e che la pandemia, almeno in Germania, è tecnicamente finita. Mertens parte dai timori sulla variante Gryphon: «Il virus ha già trovato una sua condizione quasi ottimale in termini di infettività. Per spiegarla in termini molto semplici, potrebbe ritenersi soddisfatto del suo stato attuale che gli permette di infettare facilmente e convivere con l’uomo. Oltretutto le possibilità che ha di cambiare ulteriormente non sono illimitate».


Pandemia ed endemia

Poi il virologo spiega che il concetto di pandemia «si riferisce a una situazione in cui un agente infettivo nuovo per l’uomo e precedentemente sconosciuto al sistema immunitario umano si diffonde indefinitamente in tutto il mondo. Endemia significa che un agente patogeno noto si mantiene presente nella popolazione e crea infezioni. Ma nei suoi confronti esiste una certa immunità di base costruita grazie alla vaccinazione e all’infezione contratta naturalmente». Secondo Mertens attualmente abbiamo superato la fase pandemica per entrare in quella endemica. «Lo stato pandemico si lega a un agente patogeno molto specifico, il Sars-CoV-2, e lo ha proclamato l’Oms. Ma questa condizione pandemica non può essere prolungata a causa degli altri virus respiratori che circolano attualmente. Prendo come esempio la Germania. A mio parere nel mio paese non esiste più lo stato pandemico poiché la stragrande maggioranza delle persone è guarita o ha ricevuto il vaccino. E l’epidemia si sta sviluppando con un andamento endemico».


Le vaccinazioni

E i vaccini? «In una situazione endemica le raccomandazioni sul vaccino per il Covid-19 dovrebbero essere integrate con quelle normalmente utilizzate contro le altre malattie infettive. È necessario chiarire chi dovrebbe essere immunizzato col vaccino in futuro, quando e a quale distanza dall’ultima dose ricevuta. Stiko sta attualmente lavorando per proporre su base scientifica uno schema di vaccinazione anti Covid standard, quindi non più emergenziale, per gli anni futuri». Secondo Mertens «può darsi che a un gruppo di persone da definire arriveremo a raccomandare richiami periodici».

Leggi anche: