Vietato fumare nei parchi, in spiaggia e alle fermate dei bus: cosa prevede la stretta severissima in Messico contro le sigarette

Proibita anche la pubblicità del tabacco, così come la semplice esposizione delle sigarette nei negozi

Fino al 2008, in Messico, era consentito fumare liberamente nei bar, nei ristoranti, e in molti luoghi di lavoro. 14 anni dopo, le restrizioni sono gradualmente aumentate fino alla stretta finale arrivata con una delle leggi consideata tra le più severe al mondo contro il consumo di tabacco, che vieta di fumare in tutti i luoghi pubblici, anche all’aperto, a partire da oggi, 15 gennaio. Niente più sigarette nei parchi, sulle spiagge, negli hotel, negli uffici e nei ristoranti, alla fermata del bus. Nel luoghi al chiuso, infatti, la sezione fumatori conviveva con quella per non fumatori. Inoltre, viene proibita la pubblicità del tabacco, così come la promozione e la possibilità che questo sponsorizzi altri servizi. Significa che ora le sigarette non possono nemmeno più essere esposte nei negozi. Anche l’uso delle sigarette elettroniche viene limitato nei luoghi chiusi.


Un milione di morti l’anno nel continente americano

La decisione del Messico ha raccolto il plauso dell’Organizzazione per la Salute Panamericana, che ha evidenziato come il consumo di tabacco sia la singola causa di morte più prevenibile al mondo. Solo nel continente americano, per complicazioni legate al suo consumo muoiono un milione di persone all’anno. La legge messicana arriva dopo che poco tempo fa, la Nuova Zelanda ha decretato tabacco e sigarette non potranno essere venduti a nessuno nato dopo l’1 gennaio 2009.


La corruzione e la protesta dei ristoratori

Come riporta la Bbc, molti fumatori sono sorpresi dalla severità della legge, che consente di fumare solo in spazi privati. Inoltre, ci si interroga sulla sua applicabilità. La corruzione della polizia è un fenomeno comune in Messico e in molti temono che anziché proibire il fumo nei luoghi pubblici, gli agenti accetteranno bustarelle per consentirlo. Sul piede di guerra anche i ristoratori del Paese che si sentono penalizzati dalla misura. Nei locali, infatti, negli ultimi anni era possibile fumare in un’area apposita, ma da oggi non è più consentito, dato che non possono essere serviti alimenti nei luoghi in cui si fuma. Secondo Germán González, presidente della associazione di categoria, il nuovo regolamento «va oltre quello che può essere deciso dai legislatori».

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