Usa-Cina, la disfida dei cieli. Pechino pronta ad abbattere un oggetto non identificato. Washington teme palloni-spia in tutto il mondo

Allerta cinese per un Ufo sopra la provincia dello Shandong. Dagli Usa filtrano le prime indiscrezioni sulla natura dei due abbattuti nel weekend su Canada e Alaska

Oggetti non identificati, parte seconda. Non sono passate neppure 24 ore da quando il primo ministro Justin Trudeau ha annunciato l’abbattimento sui cieli del Canada di un Ufo (unidentified flying object, per l’appunto), che il “mistero dei cieli” di questo febbraio 2023 – con molti fatti segnalati e pochissime informazioni sin qui sulla loro natura, scopi o eventuali “mandanti” – si allarga. Anzi, cambia continente, toccando – stando per lo meno all’ultima denuncia – proprio il Paese indiziato del primo episodio di sospetto spionaggio: la Cina. Secondo quanto riferito dal quotidiano di Shanghai The Paper, un Ufo sarebbe stato identificato dalle autorità locali sopra le acque del Mar Giallo, nei pressi della città di Rizhao, nella provincia settentrionale del Shandong. Il Dipartimento per lo sviluppo marino del Qingdao ha inviato un messaggio ai pescherecci della zona informando del fatto e raccomandando loro di restare in allerta ed “evitare rischi”. Le autorità si starebbero preparando infatti ad abbattere l’oggetto, di cui non si conosce al momento né la natura né l’esatta data dell’identificazione.


«La Cina ha dispiegato una batteria di palloni»

Dal Nordamerica iniziano nel frattempo a filtrare le prime informazioni sulla natura degli ultimi due oggetti identificati e abbattuti dalle forze di difesa: quello di ieri sera sui cieli del Canada e quello di venerdì sopra l’Alaska. La prima ricostruzione degli Usa è che si trattasse in entrambi i casi di palloni aerostatici – proprio come quello di provenienza cinese, per scopi di spionaggio secondo gli americani, identificato e abbattuto lo scorso finesettimana. Lo ha detto il capogruppo dei Repubblicani al Senato, Chuck Schumer, parlando alla Abc. Schumer non ha specificato se gli ultimi due oggetti (palloni, nell’ipotesi) fossero anch’essi cinesi, ma ha aggiunto che secondo le sue informazioni Pechino sta probabilmente utilizzando una vera e propria «batteria di palloni», dispiegati «probabilmente in tutto il mondo».


Foto: EPA/SARAH SILBIGER

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