Il bacio tra Rosa Chemical e Fedez, Blanco e i fiori e la pubblicità occulta di Amadeus: così l’Agcom mette sotto la lente Sanremo 2023

L’Autorità valuta l’apertura di un’istruttoria. Il punto dei contratti e il possibile danno erariale

Il bacio e il twerking tra Rosa Chemical e Fedez. Blanco che distrugge i fiori sul palco dell’Ariston. E la possibile pubblicità occulta dei profili social su Instagram. In particolare quelli di Chiara Ferragni e di Amadeus. Aperto in diretta durante la prima serata del Festival. E arrivato in pochi giorni a quasi 2 milioni di followers. Questi tre casi sono all’indice del Consiglio dell’Autorità per le Telecomunicazioni riunitosi appositamente per il caso Sanremo 2023. Per ora con la definizione di una linea generale di indagine. In attesa che gli uffici competenti valutino l’apertura di un’istruttoria. Che potrebbe portare a sanzioni nei confronti della Rai. Il caso dovrebbe tornare sul tavolo dell’Agcom nella prossima seduta, probabilmente fra due settimane.


Le multe

All’Agcom spetta verificare il rispetto delle disposizioni del Tusma, il Testo Unico dei Servizi dei media audiovisivi e radiofonici, del Contratto di servizio Rai e del Codice di autoregolamentazione delle tv. La Rai rischia una multa, anche molto salata. Il Corriere della Sera oggi spiega che il punto sono i contratti. Se l’istruttoria provasse che ce n’era uno in vigore tra Meta (la proprietaria di Facebook e Instagram) e la Rai che consentiva la pubblicizzazione sui social, viale Mazzini avrebbe dovuto avvisare gli spettatori. Se invece il contratto non ci fosse, allora l’AgCom potrebbe sostenere che la Rai non ha incassato il dovuto dalla pubblicità occulta. E puntare sul danno erariale. Come è diviso il Consiglio? A pesare potrebbe essere anche la provenienza politica dei cinque consiglieri. Attualmente due vengono eletti dalla Camera e due dal Senato. Il presidente è nominato dal capo dello Stato su proposta del premier, sentito il ministro dello Sviluppo economico.


L’Agcom e Sanremo

Il presidente Giacomo Lasorella, che fu scelto dal premier Giuseppe Conte (era ministro Stefano Patuanelli), è considerato vicino al centrodestra. Al punto che il suo nome era circolato tra i sottosegretari del governo Meloni. Laura Aria ed Elisa Giomi provengono rispettivamente da Forza Italia e dal Movimento 5 Stelle. Poi c’è Antonello Giacomelli, area Pd, e Massimiliano Capitanio, già deputato della Lega. Il quotidiano spiega che dietro le ultime uscite dell’Agcom c’è proprio lui. La sua posizione rispecchia quella del leader del Carroccio Matteo Salvini. Che sul Festival ha sparato in più occasioni.

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