Plusvalenze, la Juventus ottiene anche la «seconda carta Covisoc: perché il documento rischia di deludere Paratici e Cherubini

La Figc ha consegnato ai legali degli ex dirigenti bianconeri il secondo documento che avevano richiesto. Anche qui, però, la Juventus non sarebbe citata

È stata consegnata questa mattina la cosiddetta «seconda carta» degli aggiornamenti tra Covisoc, l’organo di vigilanza sulle squadre, e Procura federale della Figc ai legali di Fabio Paratici e Federico Cherubini, gli ex dirigenti juventini deferiti nel processo sportivo contro la Juve che in secondo grado ha portato alla penalizzazione di 15 punti. Nella comunicazione tra il presidente della Covisoc Paolo Boccardelli al procuratore federale Giuseppe Chiné, precedente a quella che aveva portato al ricorso al Tar, gli avvocati dei due ex dirigenti bianconeri speravano di trovare elementi che avrebbero potuto anticipare i tempi procedurali. Dettagli che avrebbero quindi fatto cadere l’intero processo compresa la sentenza nell’udienza davanti al collegio di garanzia del Coni. Per la Juventus, però, potrebbe trattarsi del secondo buco nell’acqua. Così come per la «prima carta», anche in questo caso la Juventus non viene mai nominata. Di conseguenza, sembrano allontanarsi le possibilità per il club bianconero di ottenere l’annullamento della penalizzazione di 15 punti in campionato.


    Il documento della Covisoc, la Commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche, contiene tutti i dubbi degli organi di vigilanza sulle attività della Juventus. «In tale ottica, la Covisoc ha effettuato un’analisi (riferita agli ultimi due esercizi) circa gli effetti sui bilanci di periodo delle società di talune operazioni di compravendita di calciatori. L’analisi mostra quindi come il cosiddetto trading dei calciatori realizzato dalle società sportive professionistiche – pur avendo garantito copiose plusvalenze idonee a sostenere gli aggregati patrimoniali – abbia generato pochissima liquidità. Tale fenomeno, ad avviso della Commissione, non può che destare attenzione perché rende difficile apprezzare la reale corrispondenza fra i prezzi convenuti per le singole operazioni, da un lato, ed il reale valore di mercato degli atleti, dall’altro lato», si legge in un estratto del documento riportato dalla Gazzetta dello Sport. Nella «seconda carta» chiesta dai legali bianconeri, la Covisoc chiede anche di analizzare «la rivalutazione del cosiddetto parco calciatori che costituiscono le immobilizzazioni tipiche delle società sportive professionistiche» e si auspica «che si possa rapidamente pianificare un tavolo di lavoro comune al fine di condividere i termini delle analisi sinora condotte e di valutare l’adozione di opportune iniziative strategiche circa i menzionati fenomeni».


    Foto di copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

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