I tifosi del Feyenoord minacciano Roma: «Devasteremo di nuovo la Barcaccia»

Le minacce e il precedente del 2015. Il divieto di vendita di biglietti in arrivo

Il sorteggio di Europa League che ha messo di nuovo di fronte Roma e Feyenoord preoccupa la città. Il sindaco Roberto Gualtieri ha chiesto al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di vietare la trasferta agli ultras olandesi. Mentre su Instagram, fa sapere l’edizione romana di Repubblica, le due tifoserie hanno già cominciato a beccarsi. E sotto il post della A.S. Roma c’è chi scrive: «Vi faremo correre come ratti». Oppure: «Devasteremo di nuovo la città». Appare quasi certo che il match di ritorno dei quarti di finale di Europa League, Roma-Feyenoord del 20 aprile, sarà vietato ai sostenitori olandesi. Quando Piantedosi era prefetto della capitale del resto dispose il divieto di vendita ai supporters stranieri per Lazio-Feyenoord. Era il primo settembre del 2022. Il governo Meloni doveva ancora nascere.


Il precedente del 2015

Nel 2015, sempre in occasione di un match contro i giallorossi, la tifoseria di Rotterdam vandalizzò la fontana della Barcaccia in piazza di Spagna. Poi innescò una guerriglia urbana che portò anche al ferimento di alcuni agenti. Per quell’episodio quattro tifosi sono stati condannati a quattro anni. I danni arrecati alla città, aveva spiegato il sovrintendente ai beni culturali di Roma Claudio Parisi Presicce, ammontano a 5,2 milioni di euro. «C’è un danno più specifico sulla fontana della Barcaccia. 75 mila euro per i tre interventi di riparazione che si renderanno necessari; a cui si sommano 209 mila euro, ovvero il costo del restauro che avevamo concluso appena a settembre e che è stato completamente vanificato. Abbiamo poi valutato la perdita di valore del monumento, il danno permanente causato all’opera d’arte da quelle 108 scalfitture, in 1,2 milioni. Ossia un cinquantesimo del suo valore patrimoniale che è di circa 60 milioni di euro».


Il processo ai tifosi olandesi

All’epoca dei fatti le forze dell’ordine arrestarono 28 ultras olandesi. Ai quali venne contestata la resistenza a pubblico ufficiale e le lesioni. Non il reato di danneggiamento. Perché gli autori del lancio di bottiglie sulla fontana della Barcaccia erano subito riusciti a scappare in patria. In seguito vennero individuati in 44. A dicembre 2015 sono arrivate le condanne. La pena più alta, a 18 mesi di carcere, nei confronti di un 21 enne che ha lanciato una bomba carta contro un poliziotto italiano. La procura lo voleva condannato per tentato omicidio. E aveva chiesto il carcere per gli altri imputati accusati di violenza pubblica e lesioni a pubblico ufficiale. Invece è arrivata una pena di 150 o 200 ore di lavori socialmente utili. Con il divieto di andare allo stadio a Rotterdam. Ma con la possibilità di seguire la squadra in trasferta.

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