Trump inaugura la campagna elettorale: «Sarò il vostro guerriero, la vostra giustizia, la vostra vendetta» – Il video

L’ex presidente sul palco di Waco in Texas: «Stormy Daniels? Non mi è mai piaciuta»

L’inno americano mixato con le parole di Donald Trump. Che si rivolge agli Stati Uniti definendoli «una sola nazione in nome di Dio, indivisibile e con libertà e giustizia per tutti». Così è partita la campagna elettorale del tycoon, che si è presentato sul palco di Waco in Texas con un’ora di ritardo rispetto al programma. È stato il suo primo comizio da candidato alle elezioni presidenziali del 2024. I toni, come sempre, sono stati apocalittici: «Rimettetemi alla Casa Bianca e l’America sarà nuovamente un Paese libero e voi sarete vendicati. Il regime di Biden ha usato le forze dell’ordine e della giustizia come un arma», trasformando il paese in una «Repubblica delle banane». E ancora: «Sarò il vostro guerriero, la vostra giustizia, la vostra vendetta», ha promesso poco dopo.


«Stormy Daniels? Faccia da cavallo»

Trump ha parlato anche dei suoi guai giudiziari. «Il procuratore di New York mi persegue per niente, non è un reato, non è un reato minore, non è un affair», ha detto riferendosi ad Alvin Bragg alla vigilia della riunione del gran giurì che potrebbe decidere sulla sua incriminazione per il caso della pornostar Stormy Daniels. «Non mi è mai piaciuta faccia da cavallo», ha detto rispolverando un epiteto che aveva già usato contro di lei. L’ex presidente ha definito le inchieste su di lui «qualcosa uscito direttamente dallo spettacolo horror della Russia stalinista». E ha detto che durante il suo tempo alla Casa Bianca ha mantenuto «tutte le promesse». Mentre se sarà rieletto metterà fine «all’invasione di clandestini nel nostro confine a Sud». Il tycoon ha rivendicato di «aver costruito tutto il muro» al confine, come aveva promesso. Ed è tornato ad accusare l’amministrazione Biden di aver permesso l’ingresso di immigrati clandestini che «provengono da prigioni e istituti mentali. Da presidente firmerò un decreto per aumentare il numero delle pattuglie di confine».


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