Roma-Feyenoord, il Viminale verso la linea dura: niente biglietti per i tifosi olandesi

Il ministro Piantedosi sarebbe intenzionato a dar seguito alla richiesta del sindaco Gualtieri in vista del match di Europa League del 20 aprile

Niente biglietti in vendita per i tifosi olandesi per Roma-Feyenoord, la gara di ritorno dei quarti di finale di Europa League in programma il prossimo 20 aprile fin dal primo momento attenzionata dalle autorità per i rischi assai concreti di scontri e atti vandalici. Questo sarebbe per lo meno l’orientamento che sta maturando al Viminale, secondo quanto ha appreso l’Ansa. Soltanto poche ore dopo la programmazione della sfida calcistica, con i sorteggi dei quarti di Europa League, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri aveva chiesto esplicitamente al ministro Piantedosi di «valutare l’ipotesi del divieto di trasferta per i tifosi del Feyenoord e di avere un atteggiamento molto duro, a tutela della città di Roma e del Paese tutto». Tenendo presente da un lato il grave precedente – nel 2015, in occasione di un altro match tra le due squadre ultras del Feyenoord vandalizzarono la fontana della Barcaccia in piazza di Spagna e causarono danni alla città per 5,2 milioni di euro. Dall’altro la contingenza della settimana in cui si svolgerà la gara: proprio il giorno successivo, infatti, il 21 aprile, arriverà nella capitale una delegazione del Bureau International des Expositions, l’associazione che gestisce le esposizioni universali, per una valutazione di persona del dossier di candidatura di Roma per ospitare l’Expo 2030. Piantedosi, che nel 2022, da prefetto di Roma, dispose il divieto di vendita dei biglietti proprio ai tifosi del Feyenoord in occasione di un altro match europeo contro la Lazio, sembra intenzionato a confermare la linea dura. Aiutato forse nella decisione anche dalle bizzarrie social di alcuni tifosi olandesi, che commentando il post della Roma con l’annuncio del match già all’indomani del sorteggio avevano scritto: «Vi faremo correre come ratti», o ancora «Devasteremo di nuovo la città». Difficilmente potranno farlo, a quanto pare.


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