È su tutte le furie Carlo Ancelotti dopo Valencia-Real Madrid, persa dai Blancos 1-0. Ma a far perdere le staffe al tecnico italiano più del risultato è il grave episodio di razzismo contro il brasiliano Vinicius, bersaglio di cori razzisti durante tutta la partita. «Non voglio parlare di calcio, voglio parlare di quello che è successo – dice Ancelotti a fine partita – penso sia più importante della nostra sconfitta. Sono molto calmo, ma quello che è successo oggi non dovrebbe succedere. Che uno stadio gridi “scimmia” a un giocatore e che un allenatore pensi di toglierlo per quello. C’è qualcosa che non va in questo campionato». Ancelotti ha poi raccontato che il giocatore voleva lasciare il campo: «Gli ho detto che non mi sembrava giusto perché non era colpa sua, non era lui il colpevole. Detto questo, abbiamo un problema, cioè non ce l’ho io, ma ce l’ha la Liga. È stato lo stadio intero, non solo una persona, come in altre occasioni. In questi casi si deve fermare la partita e lo avrei detto anche se avessimo vinto 3-0».
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